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14.000 Conti Crypto Spazzati Via da una Raccolta Dati dell’IRS: Interverrà la Corte Suprema?

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Controversia sull’IRS e Diritti di Privacy

La Corte Suprema è chiamata a smantellare una controversa tattica dell’IRS che ha consentito la raccolta di dati senza mandato da parte di 14.000 utenti di criptovalute, ridefinendo i diritti di privacy nell’era digitale. Uno scontro costituzionale sui diritti di privacy degli utenti di criptovalute potrebbe rimodellare la protezione dei dati finanziari digitali secondo il Quarto Emendamento.

Il Caso Harper v. Faulkender

Il 13 giugno, la New Civil Liberties Alliance (NCLA) e l’avvocato della Corte Suprema Kannon Shanmugam hanno presentato un memorandum di risposta alla Corte Suprema degli Stati Uniti nel caso Harper v. Faulkender, contestando l’uso da parte del governo federale della “dottrina del terzo” per giustificare le acquisizioni senza mandato dei registri finanziari relativi alle criptovalute.

Il caso ruota attorno a James Harper, un cliente di Coinbase i cui dati sono stati coinvolti in un’indagine dell’Internal Revenue Service (IRS). Secondo il memorandum,

“l’Internal Revenue Service ha illegalmente sequestrato i registri finanziari del cliente NCLA James Harper e di oltre 14.000 altre persone dalla piattaforma di scambio di criptovalute Coinbase attraverso l’abuso di una citazione ‘John Doe’.”

Decisioni Giudiziarie e Precedenti

L’azione legale segue una serie di pronunce dei tribunali inferiori. Nel 2022, la Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Primo Circuito ha stabilito che Harper poteva intraprendere azioni legali contro l’IRS. Tuttavia, un tribunale distrettuale federale ha respinto la causa nel 2023, e quel rigetto è stato successivamente confermato, con i tribunali che si sono basati sulla dottrina del terzo.

La NCLA sostiene che questo precedente — originariamente concepito per indagini mirate su individui — non può essere giustificato quando applicato alla raccolta di dati di massa nell’economia digitale. La loro posizione è chiara:

“I giudici dovrebbero restituire la dottrina a una base focalizzata e limitata oppure abolirla completamente.”

Questa opinione riflette preoccupazioni più ampie nella magistratura, inclusa quella avanzata dalla Giustizia Sonia Sotomayor, la quale ha affermato che la dottrina è “inadeguata per l’era digitale.”

Impatto sulla Privacy Digitale

Mark Chenoweth, presidente della NCLA, ha sottolineato le scommesse più ampie:

“La dottrina del terzo è un’abominazione del Quarto Emendamento. Le persone hanno poche scelte nell’era digitale se non quella di condividere informazioni private con fornitori di servizi di terzi. Ciò non implica la cessione dei loro diritti di proprietà o privacy su quei dati, quindi la Corte dovrebbe richiedere alle agenzie governative di ottenere mandati di perquisizione per accedervi.”

Il Consigliere Senior per il Contenzioso, John Vecchione, ha aggiunto:

“Il governo non è riuscito a fornire motivi convincenti per cui non si dovrebbe concedere il certiorari in questo caso. Questa vicenda non rappresenta solo un’ingiustizia per i diritti di Jim Harper, ma solleva anche nuove e importanti domande sui diritti del Quarto Emendamento nell’era digitale.”

Mentre le agenzie di giustizia avvertono che la limitazione della dottrina potrebbe ostacolare le indagini penali, i sostenitori dei diritti digitali affermano che robuste protezioni costituzionali sono essenziali man mano che le criptovalute e le piattaforme decentralizzate diventano centrali nella vita finanziaria.

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