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21Shares sceglie Standard Chartered per la custodia: la finanza tradizionale si avvicina al mondo delle criptovalute

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Standard Chartered e 21Shares: Una Nuova Collaborazione nel Settore degli Asset Digitali

La grande banca Standard Chartered ha annunciato che il gestore di fondi 21Shares l’ha selezionata come custode per gli asset digitali, allontanandosi potenzialmente da un partner nativo del settore crypto. Secondo un comunicato di lunedì di Standard Chartered, condiviso con Cointelegraph, la banca fornirà servizi di custodia per criptovalute a 21Shares, che offre diversi prodotti crypto scambiati in borsa.

Margaret Harwood-Jones, responsabile globale dei servizi di finanziamento e titoli della banca, ha dichiarato che questa collaborazione consente loro di “estendere la nostra esperienza nell’evolvente ecosistema degli asset digitali.”

Tuttavia, 21Shares aveva già un partner di custodia nativo del settore crypto. A fine giugno 2024, il gestore di fondi aveva collaborato con Zodia Custody, un custode nativo della crypto, per detenere i suoi asset. Zodia Custody è stata co-fondata da Standard Chartered nel 2020 e operava come controllata interamente posseduta, indicando che la banca voleva evitare un coinvolgimento diretto nel settore crypto all’epoca. Non è chiaro se Standard Chartered assumerà il ruolo di Zodia Custody o se le due organizzazioni opereranno insieme. Rimane incerto se Standard Chartered sostituirà Zodia Custody o opererà accanto ad essa.

Il Contesto del Settore Finanziario Tradizionale

Questa mossa arriva mentre sempre più istituzioni finanziarie tradizionali lanciano servizi crypto, spesso con vantaggi reputazionali rispetto ai concorrenti nativi del settore. Standard Chartered, 21Shares e Zodia Custody non hanno risposto alla richiesta di commento di Cointelegraph entro la pubblicazione.

Standard Chartered ha dichiarato che 21Shares lavorerà con il suo nuovo servizio di custodia di asset digitali con sede in Lussemburgo. L’annuncio segue il lancio, a metà luglio, di un servizio di trading che consente a istituzioni e aziende di scambiare criptovalute principali.

Mandy Chiu, responsabile globale dello sviluppo prodotto di 21Shares, ha affermato che la collaborazione rappresenta “un traguardo importante nella nostra continua missione di portare infrastrutture di livello istituzionale nell’ecosistema degli asset digitali.” Ha sottolineato la reputazione della banca nel finanziamento tradizionale come un vantaggio.

“Essendo una delle istituzioni finanziarie più affidabili al mondo, Standard Chartered porta una profonda esperienza nella banca transfrontaliera, nella gestione del rischio e nella custodia.”

Le Reazioni del Settore

Altre grandi banche hanno intrapreso passi simili. A settembre, la multinazionale dei servizi finanziari statunitensi US Bancorp è tornata nel settore crypto rilanciando i suoi servizi di custodia di asset digitali rivolti esplicitamente ai gestori di investimenti. Questo segue il lancio del servizio di custodia da parte dell’azienda nel 2021, che era stato successivamente chiuso a causa di regolamenti sfavorevoli.

Rapporti di metà agosto segnalano anche che il gigante di Wall Street Citigroup sta valutando piani per offrire servizi di custodia e pagamento in criptovaluta. A luglio, la più grande banca della Germania, Deutsche Bank, è stata riportata come pianificatrice di consentire ai propri clienti di conservare criptovalute, in mezzo a una tendenza più ampia nel paese.

Le Implicazioni per il Settore Crypto

Questa tendenza ha suscitato dibattiti all’interno del settore, poiché le istituzioni native della crypto affrontano una concorrenza intensa. In ottobre, Martin Hiesboeck, responsabile della ricerca su blockchain e crypto presso la piattaforma di servizi finanziari crypto Uphold, ha affermato che grandi portafogli Bitcoin che trasferiscono i loro asset in ETF sono “un altro chiodo nella bara dello spirito originale della crypto.”

Il commento segue quello di Robbie Mitchnick, responsabile degli asset digitali di BlackRock, che ha dichiarato che l’azienda aveva già facilitato oltre 3 miliardi di dollari in conversioni reali di Bitcoin in ETF. Ha aggiunto che i detentori riconoscono “la comodità di poter mantenere la loro esposizione all’interno della loro attuale relazione con un consulente finanziario o una banca privata.”

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