Divieto sul Mining di Criptovalute in Russia
Il Ministero dell’Energia Russo potrebbe introdurre un divieto sul mining di criptovalute in altre tre regioni, a causa della continua pressione sulle reti elettriche locali. L’agenzia di stampa statale TASS riporta che il ministero sta valutando di vietare il mining nella parte settentrionale della Carelia (nord-ovest della Russia), nell’Oblast di Penza (oltre 600 km a sud-est di Mosca) e in alcune aree della Khakassia, nella Siberia meridionale.
Decisioni e Restrizioni Futuri
Un portavoce del Vice Primo Ministro Alexander Novak ha confermato che una commissione governativa potrebbe emettere una decisione sui nuovi divieti di mining nel mese di maggio. Sebbene il portavoce abbia menzionato la Khakassia, non ha fatto riferimento alla Carelia o a Penza.
Dallo scorso 1 gennaio 2025, Mosca ha già vietato il mining durante i mesi invernali in dieci regioni russe, comprese parti della Siberia meridionale e del Caucaso Settentrionale. Il 7 aprile, la capitale russa ha imposto il suo primo divieto permanente sul mining di criptovalute, vietando l’attività fino al 2031 nella parte meridionale dell’Oblast di Irkutsk, che è il primo e più importante hub di mining di Bitcoin (BTC) in Russia.
Misure Alternative e Suggestioni
In altre aree come la Buryatia e il Transbaikalia, il governo ha ordinato ai miner di spegnere le loro attrezzature durante i periodi di massimo consumo energetico. Andrey Maksimov, capo del Dipartimento per lo Sviluppo dell’Industria Elettrica del ministero, ha confermato che un'”espansione” del divieto è “possibile“. Maksimov ha dichiarato che le autorità in “diverse regioni” hanno espresso interesse nell’introduzione di restrizioni.
Tuttavia, non ha specificato se queste regioni avessero richiesto a Mosca di imporre divieti annuali o stagionali. L’ufficiale ha lasciato aperta la possibilità di ulteriori restrizioni, suggerendo che il ministero non ha ancora deciso se questi divieti rappresentino la migliore linea d’azione.
Nel frattempo, i miner industriali in Carelia hanno suggerito che tariffe e incrementi fiscali potrebbero essere più efficaci dei divieti.
In un rapporto separato, TASS ha citato Sergei Maksakov, presidente della commissione economia, tasse e finanze della Camera di Commercio e Industria della Carelia, che ha affermato che, prima di modificare la legislazione che impatta sulle imprese, Mosca dovrebbe dialogare con i miner industriali per “raggiungere un consenso”.