Ritorno di KuCoin in Corea del Sud
L’exchange di criptovalute KuCoin ha annunciato la possibilità di un suo ritorno in Corea del Sud, dopo che la sua piattaforma era stata bloccata nel paese. Il 21 marzo, i regolatori sudcoreani hanno ordinato a Google Play di bloccare l’accesso agli exchange non conformi ai requisiti necessari per operare.
Repressione degli exchange non registrati
Il 11 aprile, la Commissione per i Servizi Finanziari della Corea del Sud (FSC) ha chiesto all’Apple Store di escludere gli exchange di criptovalute non registrati. KuCoin è stata tra le piattaforme colpite da questa repressione nei confronti di quelli non registrati, che erano precedentemente disponibili.
Strategie di conformità e dialogo con i regolatori
Sebbene la piattaforma non sia attualmente accessibile ai sudcoreani, non ha completamente abbandonato la giurisdizione. In un’intervista esclusiva con Cointelegraph, il nuovo CEO di KuCoin, BC Wong, ha dichiarato che l’exchange ha piani per tornare nel paese. Wong ha specificato che prima di poter rientrare, KuCoin intende garantire la conformità con le principali giurisdizioni globali.
Ha affermato:
“Le risorse ci sono. Dobbiamo procedere un passo alla volta. La nostra strategia sarà sempre quella di dare priorità alle principali giurisdizioni, che includono Stati Uniti, UE, Cina, India e, in seguito, forse Australia.”
Wong ha confermato che i rappresentanti di KuCoin hanno già iniziato a dialogare con i regolatori. L’esecutivo ha sottolineato che operare nel settore delle criptovalute è molto simile a operare nei mercati finanziari tradizionali, dove è necessario avere una chiara conoscenza del contesto di ciascuna giurisdizione. Inoltre, ha notato che i regolatori sono diventati più severi rispetto a tre anni fa, il che potrebbe rappresentare un tentativo di allontanare i player globali dai mercati crypto locali.
Wong ha aggiunto:
“Non sono sicuro se l’intenzione dei regolatori sia quella di regolamentare il mercato globale o semplicemente di allontanare tutti i giocatori globali dal loro mercato, preparando così il terreno per le loro piattaforme di exchange domestico.”
Le sfide normative in Europa
Oliver Stauber, CEO di KuCoin per l’Unione Europea, ha condiviso con Cointelegraph le sfide normative che si affrontano in Europa, anche alla luce dell’entrata in vigore del Regolamento sui Mercati in Crypto-Assets (MiCA). Stauber, ex chief legal officer di Bitpanda, ha spiegato che sebbene le licenze MiCA siano dotate di una caratteristica di passaporto che dovrebbe consentire ai titolari di licenze di fornire servizi in tutta Europa, alcuni Paesi interpretano le leggi in modo diverso.
Ha affermato che in certe giurisdizioni si può sostenere che le licenze siano state “valutate erroneamente”, complicando così le operazioni. Conclude Stauber:
“Si diceva che il MiCA avesse creato un campo di gioco equo per le crypto in tutta Europa. Tuttavia, fino a quando ci saranno attori che non rispettano le regole, la situazione diventa piuttosto confusa e difficile.”