Strategia di Tesoreria in Criptovalute di MEI Pharma
Secondo la rivista Fortune, MEI Pharma, un’azienda sviluppatrice di farmaci contro il cancro, ha annunciato a metà luglio di quest’anno l’avvio di una strategia di tesoreria in criptovalute del valore di 100 milioni di dollari. Pochi giorni prima di questo annuncio, il prezzo delle azioni di MEI Pharma è quasi raddoppiato, nonostante non ci fossero aggiornamenti significativi presentati alla U.S. Securities and Exchange Commission, né comunicati stampa emessi, e una discussione minima sui social media.
Aumenti Insoliti del Prezzo delle Azioni
MEI Pharma non è stata l’unica azienda a registrare aumenti insoliti del prezzo delle azioni prima di annunciare una strategia di acquisto di criptovalute. Fortune ha identificato schemi simili in altre piccole aziende quotate in borsa, suggerendo che alcuni insider potessero avere informazioni privilegiate riguardo a tali annunci. Un portavoce di MEI Pharma ha rifiutato di commentare la situazione.
Anche i portavoce di altre quattro aziende—Kindly MD, Empery Digital, Fundamental Global e 180 Life Sciences Corp—che hanno mostrato movimenti anomali nel prezzo delle azioni prima degli acquisti di criptovalute non hanno risposto alle richieste di commento.
Fluttuazioni di Prezzo e Informazioni Privilegiate
Inoltre, i portavoce di altre due aziende di gestione di asset in criptovalute, VivoPower e Sonnet BioTherapeutics, che hanno subito fluttuazioni di prezzo simili, hanno anch’essi rifiutato di commentare. Tuttavia, alcuni di coloro che hanno beneficiato degli aumenti di prezzo legati alle criptovalute non erano investitori al dettaglio, ma individui collegati alle aziende o parti esterne che hanno ricevuto informazioni privilegiate, apparentemente traendo profitto dal trading sulle notizie in anticipo.
SharpLink e la Fuga di Notizie
La società di tesoreria in ETH SharpLink ha visto il suo prezzo delle azioni più che raddoppiare, passando da 3 dollari a oltre 6 dollari nei tre giorni di trading precedenti all’annuncio, nonostante non avesse presentato documenti alla U.S. Securities and Exchange Commission o emesso comunicati stampa.
“C’è stata sicuramente una fuga di notizie, poiché avevano contatti con troppi investitori, quindi era difficile controllare la situazione,”
ha dichiarato il CEO di un’altra società di gestione di fondi in criptovalute coinvolta nelle transazioni.