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Big Tech e Stablecoin: Il Dibattito sul GENIUS Act

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Introduzione

La crescente pressione per una regolamentazione delle stablecoin negli Stati Uniti sta portando importanti aziende tecnologiche come Apple, X e Airbnb ad esplorare l’integrazione di questi token digitali.

Adozione delle Stablecoin da Parte delle Aziende Tech

Secondo un rapporto del 6 giugno di Fortune, almeno quattro aziende tech – Apple, X, Airbnb e Google – stanno valutando l’adozione delle stablecoin come strategia per ridurre le commissioni e migliorare i pagamenti transfrontalieri.

Ogni azienda si trova in una fase diversa: Google sembra essere la più avanzata, avendo già facilitato due pagamenti in stablecoin.

Partecipazione delle Infrastrutture di Pagamento

Le aziende che forniscono infrastruttura di pagamento stanno giocando un ruolo fondamentale. Airbnb, ad esempio, ha trattato con Worldpay per valutare l’uso delle stablecoin, cercando di abbattere le commissioni imposte dai processori di pagamenti con carta di credito come Visa e Mastercard.

La piattaforma sociale X ha discusso con imprese del settore cripto riguardo all’integrazione delle stablecoin nella sua app X Money. Elon Musk ha precedentemente espresso il desiderio di ampliare le funzionalità di X per consentire agli utenti di inviare e ricevere denaro, e l’azienda ha già richiesto licenze per operare come trasmettitore di denaro negli Stati Uniti.

Trend nel Mercato delle Stablecoin

Le stablecoin sono diventate uno dei casi d’uso più popolari delle criptovalute, con la loro capitalizzazione di mercato che è passata da 131,3 miliardi di dollari a 249,3 miliardi di dollari dal gennaio 2024, registrando così un incremento del 90%.

Anche le partnership tra le infrastrutture delle stablecoin e le aziende tecnologiche sono in crescita. Tra le collaborazioni recenti vi sono l’alleanza tra Mastercard e MoonPay, nonché l’accordo tra Visa e Bridge.

Nell’ottobre 2024, Stripe ha annunciato l’acquisizione di Bridge per 1,1 miliardi di dollari, un passo che Fortune ha descritto come un “colpo di partenza” per il settore tech della Silicon Valley riguardo alla tecnologia delle stablecoin.

Paxos, una nota azienda cripto nell’ambito delle stablecoin, ha collaborato sia con Stripe che con PayPal per offrire servizi. In particolare, Paxos programmava di lanciare una nuova piattaforma di pagamenti in stablecoin per Stripe ed è anche l’azienda dietro la stablecoin PYUSD di PayPal, attualmente con una capitalizzazione di mercato di 978 milioni di dollari.

Il GENIUS Act e le Big Tech

Il “Guiding and Establishing National Innovation for U.S. Stablecoins Act”, noto come GENIUS Act, rappresenta una delle iniziative che spingono le aziende a esplorare gli asset digitali.

Questa proposta di legge intende fornire un quadro normativo per le stablecoin e i loro emittenti nel paese, ma ha suscitato discussioni sulla potenziale partecipazione delle Big Tech nell’industria delle criptovalute.

Secondo il New York Times, il senatore repubblicano Josh Hawley ha recentemente affermato che voterebbe contro il disegno di legge nella sua forma attuale, poiché permetterebbe alle aziende tecnologiche di emettere valute digitali che potrebbero competere con il dollaro.

I Democratici progettano di presentare un emendamento che vieterebbe alle Big Tech di creare le proprie stablecoin, come riportato dal NYT, citando fonti informate sul piano. Questa azione obbligherebbe le aziende tecnologiche operanti negli Stati Uniti ad affiancarsi a emittenti di stablecoin consolidati, come Tether e Circle.