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Canaan, il miner di Bitcoin, pianifica una piattaforma di mining adattiva a energia verde

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Introduzione

Canaan, produttore di hardware per il mining di Bitcoin, ha avviato una partnership con SynVista Energy per co-sviluppare una piattaforma di mining di Bitcoin che utilizza energia rinnovabile. Questa iniziativa segna un passo importante verso un approccio più sostenibile, in risposta alla crescente domanda di soluzioni energetiche ecologiche nel settore.

Obiettivi del Progetto

L’obiettivo del progetto è creare un impianto di mining che sfrutti un motore di programmazione alimentato da intelligenza artificiale per sincronizzare l’offerta energetica con la domanda dinamica di hash-rate. Canaan ha annunciato che questa innovativa soluzione mira a massimizzare l’utilizzo di energia pulita senza compromettere la stabilità della rete.

Minimizzazione dell’Impatto Ambientale

Secondo Canaan, il progetto rappresenta un’evoluzione del “mining verde“, passando da approcci isolati a una soluzione ingegnerizzata e replicabile, in grado di offrire un modello economicamente sostenibile e conforme alle normative. L’azienda ha sottolineato che l’alta penetrazione delle fonti rinnovabili è spesso accompagnata da una crescente volatilità nella produzione e da un aumento del rischio di riduzione. Le strategie tradizionali, in questo contesto, faticano a convertire l’energia in surplus in ritorni economici.

Critiche e Sostenibilità del Mining di Bitcoin

Il mining di Bitcoin è stato a lungo oggetto di critiche per il suo elevato consumo energetico, con alcune stime che indicano un utilizzo equivalente a quello di un paese di medie dimensioni, come la Polonia o la Thailandia. Tuttavia, i sostenitori di Bitcoin affermano che il mining può contribuire alla stabilità della rete, contrastando la pressione esercitata dai data center dedicati all’intelligenza artificiale.

Tokenizzazione di Beni Reali

Canaan e SynVista stanno anche lavorando alla tokenizzazione di beni reali (RWA). Entrambe le aziende intendono tokenizzare la produzione generativa, i risparmi di carbonio e i rendimenti minerari on-chain, creando una “fondazione di dati verificabile” per la digitalizzazione e la cartolarizzazione di beni reali provenienti da centrali a energia verde.

“A lungo termine, l’infrastruttura di dati on-chain consentirà la tokenizzazione e la cartolarizzazione dei flussi di cassa generativi e dei crediti di carbonio, migliorando la trasparenza dei prezzi e la liquidità degli asset verdi, e fornendo un nuovo paradigma per la convergenza tra economia digitale e transizione energetica,” ha dichiarato Canaan.

Statistiche sul Consumo Energetico

Secondo l’Indice di Consumo Elettrico di Bitcoin di Cambridge, la quota di Bitcoin nell’elettricità globale è stimata intorno allo 0,8%. Tuttavia, la percentuale di energia rinnovabile utilizzata nel mining di Bitcoin è aumentata costantemente, con un tasso medio annuo del 5,8%, come riportato in un rapporto di aprile dell’organizzazione di settore MiCA Crypto Alliance.

Impegni di Canaan

Canaan ha già dimostrato il suo impegno verso l’uso delle rinnovabili nel mining di Bitcoin. Nel mese di ottobre, l’azienda ha lanciato un progetto pilota in Canada, convertendo il gas naturale intrappolato in energia per il mining di Bitcoin. Inoltre, a settembre, ha firmato un accordo con Soluna Holdings, un’azienda che gestisce data center alimentati da energia rinnovabile, per distribuire miner in un data center alimentato da energia eolica in Texas.

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