David Sacks e i suoi investimenti
David Sacks, czar dell’AI e delle criptovalute della Casa Bianca, ha risposto al The New York Times riguardo a un articolo che dettaglia come il suo ruolo di consulente governativo potrebbe avvantaggiare i suoi investimenti e quelli dei suoi stretti collaboratori. In un post su X, Sacks ha dichiarato di aver smentito in dettaglio il reportage del Times negli ultimi cinque mesi, ma il giornale ha continuato a pubblicare un articolo domenicale sui suoi presunti conflitti di interesse.
“Oggi evidentemente hanno semplicemente alzato le mani e pubblicato questo nothing burger,” ha scritto Sacks. “Chiunque legga attentamente la storia può vedere che hanno messo insieme una serie di aneddoti che non supportano il titolo.”
Il ruolo di Sacks e le critiche
Sacks è co-fondatore e partner della società di venture capital Craft Ventures, e il suo ruolo di dipendente governativo speciale alla Casa Bianca ha attirato scrutinio in passato. La senatrice democratica Elizabeth Warren ha affermato a maggio che Sacks è “finanziariamente investito nell’industria delle criptovalute, posizionandolo per potenzialmente trarre profitto dai cambiamenti di politica sulle criptovalute che apporta alla Casa Bianca.”
Prima di diventare czar delle criptovalute, Sacks e Craft Ventures hanno disinvestito oltre 200 milioni di dollari in criptovalute e azioni legate a questo settore, di cui almeno 85 milioni erano di proprietà di Sacks. Tuttavia, Sacks ha mantenuto un interesse in diversi investimenti illiquidi di “private equity” di aziende legate agli asset digitali.
Investimenti e conflitti di interesse
Secondo il Times, Sacks mantiene 20 investimenti in criptovalute. L’analisi della divulgazione finanziaria di Sacks ha rivelato che ha mantenuto 708 investimenti tecnologici, di cui 449 legati all’AI e 20 alle criptovalute, tutti potenzialmente avvantaggiati dalle politiche che Sacks supporta.
Un esempio di un presunto conflitto nel ruolo di Sacks è rappresentato dal fatto che Craft Ventures è investita nella compagnia di infrastruttura crypto BitGo, che offre un servizio di stablecoin. BitGo ha presentato domanda per diventare pubblica a settembre, e i documenti normativi mostrano che Craft possedeva il 7,8% della compagnia.
Il Times ha notato che Sacks è un grande sostenitore del GENIUS Act, che regola le stablecoin, firmato in legge all’inizio di quest’anno. Molti commentatori delle criptovalute hanno affermato che questo potrebbe aumentare l’uso e l’adozione dei token da parte delle istituzioni.
Reazioni e dichiarazioni
Altri esempi citati dal Times riguardano i legami di Sacks e Craft con aziende coinvolte nell’AI, che hanno visto un aumento di valore mentre la Casa Bianca e Wall Street scommettono sul potenziale della tecnologia. Il Times ha anche notato che le esenzioni etiche di Sacks, condivise a marzo, affermavano che avrebbe venduto i suoi interessi in AI e criptovalute; tuttavia, non rivelano quando ha venduto gli asset e non dettagliano il valore dei suoi investimenti rimanenti.
Sacks ha affermato che il NYT ha creato una “narrazione fasulla”. Nel suo post su X, ha condiviso una lettera al Times inviata dai suoi avvocati di Clare Locke, in cui accusano il giornale di aver “intenzionalmente scritto un pezzo contro di lui” e di aver dato ai loro reporter “ordini chiari” per trovare conflitti di interesse.
Sacks ha aggiunto che era “molto chiaro” come il NYT abbia volontariamente travisato o ignorato i fatti per supportare la loro narrazione fasulla. Il portavoce di Sacks, Jessica Hoffman, ha dichiarato al Times che Sacks ha rispettato le regole per i dipendenti governativi speciali, e l’Ufficio per l’Etica Governativa ha affermato che Sacks dovrebbe vendere i suoi investimenti in certi tipi di aziende, ma non in altre.
Il ruolo di Sacks come dipendente governativo speciale è limitato a 130 giorni, e a settembre, i legislatori democratici hanno messo in dubbio se avesse superato il numero di giorni consentiti con la sua nomina. Tuttavia, Sacks gestisce attentamente i giorni che trascorre come dipendente governativo speciale per assicurarsi di rimanere sotto il limite.