Il Sondaggio del Nakamoto Project
Un sondaggio condotto dal Nakamoto Project ha suscitato molte critiche dopo aver rivelato che l’80% degli americani è favorevole alla vendita di una parte delle riserve d’oro degli Stati Uniti per acquistare Bitcoin. Questa proposta continua a generare dibattiti accesi, come dimostrano le reazioni al sondaggio pubblicato il 20 maggio.
Dettagli del Sondaggio
Secondo il Nakamoto Project, un’organizzazione no-profit sostenitrice di Bitcoin (BTC), un americano su quattro desidererebbe che il governo convertsisse almeno parte delle riserve d’oro in Bitcoin. Tuttavia, i risultati hanno immediatamente sollevato interrogativi riguardo alla metodologia utilizzata.
Troy Cross, direttore editoriale del Nakamoto Project, ha spiegato che il sondaggio ha coinvolto 3.345 rispondenti, selezionati in modo da rispecchiare la popolazione statunitense per età, sesso e razza, garantendo così la rappresentatività dei risultati.
Ai partecipanti è stata posta la seguente domanda: “Se gli Stati Uniti stessero considerando di convertire una parte delle loro riserve d’oro in Bitcoin, quale percentuale consiglieresti di convertire?” Per rispondere, è stata fornita una barra scorrevole che consentiva di selezionare un valore compreso tra 0% e 100%.
Critiche e Difese
La metodologia ha sollevato interrogativi anche all’interno dei circoli crittografici. Molti esperti hanno criticato l’uso della barra scorrevole, ritenendo che una domanda a risposta sì o no sarebbe stata più appropriata. Jan Wüstenfeld, ricercatore principale di Melanion GreenTech, ha definito il design del sondaggio “sfortunato”, sottolineando che l’impostazione della domanda potrebbe aver indotto i rispondenti a scegliere un’allocazione non pari a zero. “Nemmeno gli intervistati si sentono a loro agio nel segnare zero”, ha commentato Wüstenfeld.
Troy Cross del Nakamoto Project ha riconosciuto le criticità dell’inquadramento, ma ha difeso il sondaggio, affermando che i risultati sono comunque utili per comprendere le tendenze. In particolare, ha osservato che i giovani tendevano a favoreggiare allocazioni più elevate, mentre le donne tendevano a suggerire allocazioni inferiori rispetto agli uomini.