Emissione di Obbligazioni Tokenizzate da Hua Xia Bank
Hua Xia Bank, un’istituzione finanziaria quotata in borsa e legata al governo cinese, ha emesso 4,5 miliardi di yuan (circa 600 milioni di dollari) in obbligazioni tokenizzate mercoledì, con l’obiettivo di semplificare i processi di clearing eliminando gli intermediari dall’asta. Secondo quanto riportato da Sina, le obbligazioni governative on-chain sono state emesse da Hua Xia Financial Leasing, una sussidiaria di Hua Xia Bank, una banca commerciale controllata dallo stato in Cina.
Le obbligazioni offrono un rendimento fisso triennale dell’1,84% ai detentori. La tranche di obbligazioni da 600 milioni di dollari è stata messa all’asta esclusivamente per i detentori del renminbi digitale cinese, noto anche come yuan digitale. Le obbligazioni tokenizzate potrebbero ridurre il numero di intermediari necessari per il clearing delle transazioni, accorciando i tempi di regolamento e abbassando i costi delle transazioni.
La Posizione della Cina sulle Stablecoin e Criptovalute
La Cina ha oscillato sulla questione delle stablecoin e delle criptovalute nel 2025, scegliendo invece di sviluppare una valuta digitale della banca centrale (CBDC) e di autorizzare usi statali della tecnologia blockchain, poiché gli asset digitali stanno diventando sempre più importanti dal punto di vista geostrategico. Il governo cinese continua a cambiare rotta sulle stablecoin e le criptovalute, alternando tentativi di divieto e allentamenti delle normative per consentire alle aziende private di operare nel settore.
All’inizio di agosto, la Cina ha inasprito le misure contro i broker locali e le aziende finanziarie che tenevano seminari sulle stablecoin nel paese, ordinando a queste imprese di annullare qualsiasi evento programmato e di smettere di pubblicare ricerche sull’argomento. In quel momento, i regolatori cinesi erano preoccupati che le stablecoin potessero essere un vettore per attività fraudolente nel paese, secondo Bloomberg.
Meno di due settimane dopo, sono emerse notizie che il governo cinese stava considerando di legalizzare le stablecoin in yuan emesse privatamente per aumentare la presenza della valuta fiat nei mercati dei cambi.
Le aziende tecnologiche cinesi, tra cui Alibaba, Ant Group e JD.com, hanno visto questo come un via libera per iniziare a sviluppare token ancorati allo yuan, ma un avvertimento da Pechino in ottobre riguardo alle stablecoin private ha messo in pausa quei piani. La Banca Popolare Cinese, la banca centrale del paese, ha istituito un centro operativo per lo yuan digitale a settembre. L’hub, situato a Shanghai, supervisionerà il regolamento transfrontaliero e lo sviluppo di altre iniziative legate alla blockchain.