Scoperta di un Piano Illegale in Kazakhstan
Le autorità del Kazakhstan hanno scoperto un piano che coinvolge compagnie elettriche accusate di fornire illegalmente energia ai minatori di criptovalute. Recentemente, le autorità kazake hanno smantellato alcune di queste compagnie, ritenute responsabili di vendere energia in modo illegale.
Dettagli dell’Operazione
Secondo una dichiarazione, il Dipartimento di Monitoraggio Finanziario (DFM) per la regione dell’Est del Kazakhstan, insieme al Comitato per la Sicurezza Nazionale (NSC), ha rivelato una vendita illegale di energia per un valore di circa 16,5 milioni di dollari (9 miliardi di tenge).
Sotto la legge sugli Attivi Digitali, Informatizzazione e Modifiche a Certi Atti Legislativi (n. 194-VII), i minatori digitali devono acquistare energia esclusivamente attraverso una piattaforma statale unica, quella del Ministero dell’Energia. Tuttavia, come evidenziato nella dichiarazione, diverse compagnie fornitrici di energia hanno, per due anni consecutivi, fornito illegalmente energia destinata al pubblico e a imprese strategicamente importanti a compagnie minerarie.
Impatto e Conseguenze
Inoltre, i minatori di criptovalute possono acquistare energia dalla rete nazionale solo quando c’è un surplus documentato di energia disponibile, per prevenire che i minatori consumino energia destinata al pubblico generale e ai servizi essenziali. Le autorità kazake sostengono che il volume totale di energia appropriata indebitamente supera i 50 megawattora, sufficiente per alimentare una città di 50.000 a 70.000 persone.
“Con i proventi illeciti, l’organizzatore ha acquistato due appartamenti e quattro auto nella capitale. Questi beni sono stati congelati su ordine del tribunale per potenziale confisca,” hanno dichiarato le autorità kazake.
Un Cambiamento nel Panorama Minerario
L’ambiente un tempo accogliente del Kazakhstan per i minatori di criptovalute è deteriorato significativamente, portando a un crescente esodo di minatori. Questo panorama in cambiamento, caratterizzato da incertezze normative e operative, ha ora portato alla partenza del minatore di BTC Canaan, che è diventata l’ultima azienda a lasciare la nazione dell’Asia Centrale.