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I rischi delle stablecoin considerati minimi in Europa grazie alla bassa adozione e al MiCA: BCE

prima di 3 settimane
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Rischi delle Stablecoin nell’Area Euro

Gli esperti di stabilità finanziaria della Banca Centrale Europea (BCE) hanno affermato che i rischi legati alle stablecoin nell’area euro sono limitati a causa della bassa adozione e della regolamentazione preventiva. Lunedì, la BCE ha pubblicato la sua revisione della stabilità finanziaria in pre-release, dedicandola al crescente mercato delle stablecoin, che sono asset digitali ancorati al valore delle valute fiat o delle materie prime.

Analisi del Rapporto della BCE

Redatto dagli esperti di stabilità finanziaria della BCE Senne Aerts, Claudia Lambert ed Elisa Reinhold, il rapporto ha messo in discussione i casi d’uso delle stablecoin oltre il trading di criptovalute e ha evidenziato i loro bassi rischi per la stabilità finanziaria nell’area euro.

“Attualmente, i rischi per la stabilità finanziaria derivanti dalle stablecoin sono limitati all’interno dell’area euro, ma la rapida crescita giustifica un attento monitoraggio, mentre i rischi derivanti dall’arbitraggio normativo transfrontaliero devono essere affrontati”.

Il trading di criptovalute rimane un caso d’uso chiave per le stablecoin. “Attualmente, il trading di criptovalute costituisce di gran lunga il caso d’uso più importante per le stablecoin”, hanno affermato gli autori, aggiungendo che altri casi d’uso, come i pagamenti transfrontalieri, “giocano solo un ruolo minore”.

Flussi di Stablecoin e Uso Limitato

Citando uno studio di luglio del Fondo Monetario Internazionale, il rapporto ha affermato che una grande parte dei flussi di stablecoin era transfrontaliera, ma ha notato una mancanza di prove che questi flussi fossero sistematicamente collegati alle rimesse. Il rapporto ha anche evidenziato l’uso limitato delle stablecoin nelle transazioni al dettaglio, facendo riferimento alle stime di Visa secondo cui solo circa lo 0,5% dei volumi di stablecoin erano trasferimenti organici di dimensioni al dettaglio (meno di 250 dollari).

“L’uso delle stablecoin sembra essere principalmente guidato dal loro ruolo all’interno dell’ecosistema degli asset crittografici, e resta da vedere se le stablecoin saranno adottate ampiamente in altri casi d’uso”.

Interconnessioni e Rischi per la Stabilità Finanziaria

Le stablecoin legate al dollaro USA sono meno interconnesse con i mercati euro. Con le stablecoin non ampiamente utilizzate per transazioni che coinvolgono asset del mondo reale, specialmente all’interno dell’area euro, il mercato delle stablecoin non presenta rischi urgenti per la stabilità finanziaria in Europa, ha affermato il rapporto.

E sebbene le stablecoin ancorate al dollaro USA — come USDt di Tether e USDC di Circle — dominino il mercato con un impressionante 84%, le loro interconnessioni con i mercati finanziari dell’area euro sono limitate.

Regolamentazione e Futuro delle Stablecoin

Anche se i casi d’uso delle stablecoin aumentassero, e anche se le interconnessioni con l’area euro dovessero crescere, il quadro normativo dell’Unione Europea per le criptovalute, il Regolamento sui Mercati in Crypto-Assets (MiCA), attenuerebbe i potenziali rischi. Gli autori hanno scritto:

“Per mitigare i rischi posti dall’arbitraggio normativo transfrontaliero e ridurre i rischi di spillover da giurisdizioni inadeguatamente regolate, è fondamentale che i quadri normativi siano ulteriormente allineati a livello globale.”

Tra le misure specifiche per limitare i rischi legati alle stablecoin, gli autori hanno menzionato il divieto di MiCA di pagare interessi sulle partecipazioni in stablecoin sia da parte degli emittenti di stablecoin che dei fornitori di servizi di asset crittografici.

Gli autori hanno notato che i gruppi bancari guidati dal Bank Policy Institute hanno chiesto divieti simili negli Stati Uniti, con i regolatori federali che si prevede emetteranno regolamenti finali di attuazione sulla legge GENIUS focalizzata sulle stablecoin nel 2026 o 2027.

Conclusioni e Prospettive Future

L’ultimo rapporto della BCE evidenzia un notevole cambiamento nell’agenda delle stablecoin dell’UE, con membri del consiglio esecutivo come Piero Cipollone che in precedenza hanno avvertito che le stablecoin statunitensi rappresentano una minaccia per la sovranità dei pagamenti dell’Europa, rafforzando il caso per una valuta digitale della banca centrale in euro.

Con la BCE che punta a un progetto pilota di euro digitale nel 2027 e una potenziale prima emissione nel 2029, l’istituzione sta progredendo mentre continua a monitorare e affrontare i rischi legati alle stablecoin.

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