Il Mistero di Satoshi Nakamoto e il Ruolo di David Schwartz
In un contesto di nuove speculazioni riguardanti il misterioso creatore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, e il suo possibile legame con la CIA, un’altra vecchia storia sta riacquistando attenzione. David Schwartz, CTO di Ripple, è stato ricordato per il suo passato alla National Security Agency (NSA), l’agenzia di intelligence del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Le Dichiarazioni di Schwartz
Tre anni fa, Schwartz aveva smontato la teoria secondo cui Satoshi avesse lavorato per la NSA o la CIA durante la creazione di Bitcoin, offrendo la sua prospettiva come ex appaltatore dell’agenzia. All’epoca, il CTO di Ripple non aveva lasciato dubbi sul fatto che considerasse l’idea di un Bitcoin creato dal governo almeno plausibile, suggerendo che avrebbe avuto senso per gli Stati Uniti implementare un tale sistema prima che un attore ostile lo facesse.
“Non ho idea. Non mi hanno lasciato tenere una copia e non ricordo se mai l’ho saputo. Spero solo che a nessuno importi davvero più. Inoltre, non ho mai saputo nulla di così segreto.”
Chiarimenti sul Passato di Schwartz
Questo promemoria è emerso dopo una nuova ondata di attenzione sul suo passato, quando Schwartz ha chiarito di non aver avuto accesso a informazioni riservate durante i suoi anni alla NSA. Secondo le sue parole, gran parte del suo ruolo consisteva nel garantire che il software fosse conforme ai requisiti dell’agenzia, requisiti che non gli era nemmeno permesso di leggere completamente.
Tra i pochi requisiti che ha visto, c’era quello di assicurarsi che i sistemi potessero interrompere l’elaborazione dei dati classificati se il controllo veniva perso, una direttiva che suonava paradossale anche per lui.
Aneddoti e Riflessioni
Schwartz ha anche raccontato un aneddoto su come ha visto il suo lavoro apparire inaspettatamente sul Discovery Channel, scoprendo così che uno dei suoi progetti era in uso reale. Ha poi spiegato che lo stesso codice era stato applicato per scopi della NATO prima di essere adattato per la NSA, anche se gli usi finali erano “abbastanza noiosi”.
Recentemente, quando gli è stato chiesto delle sue obbligazioni di non divulgazione, Schwartz ha ammesso di non avere idea di quando o se il suo NDA con la NSA scadrà, scherzando sul fatto che non ha mai saputo nulla di segreto in primo luogo.