Proposta di Sovranità Tecnologica al Parlamento Europeo
Il Parlamento Europeo si prepara a votare su una proposta di sovranità tecnologica, presentata dalla Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (ITRE), sotto la leadership della deputata pro-Bitcoin Sarah Knafo. L’ITRE, una delle 24 commissioni permanenti del Parlamento Europeo, ha adottato il 3 giugno un rapporto non vincolante riguardante la sovranità tecnologica e l’infrastruttura digitale, chiedendo l’implementazione di una politica europea per l’ecosistema digitale.
Preoccupazioni per il Ritardo dell’Europa
La proposta mette in risalto le preoccupazioni che l’Europa stia rimanendo indietro rispetto agli Stati Uniti e alla Cina in settori strategici come il cloud, la sicurezza informatica, l’intelligenza artificiale, i semiconduttori e l’infrastruttura di comunicazione. Il rapporto suggerisce di:
- Rimuovere le barriere agli investimenti privati in innovazione.
- Promuovere il calcolo ad alta efficienza energetica e l’infrastruttura blockchain.
- Tutelare la privacy nella finanza digitale.
Si prevede che il voto del Parlamento avvenga a luglio. Secondo la comunicazione dell’ITRE, la votazione sulla proposta avrà luogo nella prossima sessione plenaria.
Le Dichiarazioni di Sarah Knafo
“Se tutte le forze di destra voteranno a favore del testo, come è lecito aspettarsi, abbiamo buone possibilità di ottenere una maggioranza,” ha affermato Knafo. “Tuttavia, i partiti di sinistra stanno esercitando pressione sul partito di centro-destra per ostacolarne l’approvazione. Vedremo se resisteranno.”
La Visione dell’UE nella Rivoluzione Digitale
Knafo ha chiarito che il rapporto non è ancora un atto legislativo vincolante e servirà solo a definire linee guida politiche. È pronta l’UE per una rivoluzione digitale? “Credo fermamente che siamo ancora all’inizio della rivoluzione digitale. Finora, l’Europa è in ritardo, per dirla gentilmente,” ha dichiarato Knafo, aggiungendo: “Abbiamo tutti gli ingegneri e gli scienziati talentuosi di cui abbiamo bisogno per colmare il divario con gli Stati Uniti e la Cina. Abbiamo solo bisogno di un quadro politico adeguato per permettere loro di lavorare in Europa.”
Critiche e Sfiducia
Sebbene Knafo sia ottimista sul potenziale di una rivoluzione digitale nell’UE, alcuni commentatori sono meno fiduciosi riguardo al suo esito. Gli scettici del portale mediatico francese Frontières hanno espresso apprezzamento per gli sforzi di Knafo, ma dubitano che la proposta ottenga il consenso della maggioranza dei 720 legislatori del Parlamento. Un commentatore ha scritto:
“Il cambiamento verrà dalle nazioni, dalla gente. AfD [Alternative für Deutschland], Polonia, Ungheria, Paesi Bassi. Il movimento è timido ma in atto.”
Posizioni Contrastanti sull’Euro Digitale
La protesta di Knafo contro l’euro digitale segue la sua opposizione ai piani della Banca Centrale Europea (BCE) riguardanti la creazione di un euro digitale. In un discorso nel Parlamento Europeo a fine 2024, Knafo ha proposto Bitcoin come riserva strategica.
“No all’euro digitale, sì a una riserva strategica di Bitcoin,” ha dichiarato Knafo nel suo intervento al Parlamento Europeo lo scorso dicembre.
Tuttavia, l’Unione Europea si è orientata in direzione contraria. Funzionari della BCE, come Piero Cipollone, sottolineano l’urgenza di sviluppare un euro digitale per contrastare l’adozione crescente di stablecoin in dollari statunitensi. Nel gennaio 2025, la Presidente della BCE Christine Lagarde ha altresì scartato l’idea di creare una riserva di Bitcoin, evidenziando che le riserve delle banche centrali devono essere “liquide, sicure e protette.”