Collaborazione di COTI con la BCE
Il protocollo di privacy basato sulla blockchain COTI ha avviato una collaborazione con la Banca Centrale Europea (BCE) per implementare la sua tecnologia di privacy nel prossimo euro digitale. COTI, una soluzione layer-2 orientata alla privacy su Ethereum, è stata selezionata come partner pionieristico nel progetto della BCE per sviluppare l’euro digitale.
In un annuncio pubblicato sul blog lunedì, COTI ha chiarito che il suo coinvolgimento è derivato dal successo ottenuto nel progetto del shekel digitale della Banca d’Israele, evidenziando così il suo ruolo crescente nelle soluzioni di valuta digitale per le banche centrali.
Ruolo della tecnologia COTI
Nel contesto del progetto BCE, COTI apporterà la sua tecnologia focalizzata sulla privacy per supportare i “pagamenti condizionali”, un sistema che garantisce la verifica della provenienza degli asset prima delle transazioni. Questo è stato specificato nel comunicato ufficiale del progetto.
La soluzione di COTI, basata sui Garbled Circuits di Soda Labs, offrirà un approccio on-chain alla privacy, preservando la riservatezza durante l’intero processo di transazione.
Dichiarazioni di COTI
Shahaf Bar-Geffen, co-fondatore e CEO di COTI, ha affermato che l’invito a unirsi alla BCE rappresenta un “vanto per l’expertise e il duro lavoro del team di COTI”, sottolineando come la privacy sia diventata una “componente vitale per il futuro di Web3”.
Dopo la notizia, il token nativo di COTI (COTI) ha registrato un aumento del 6%, arrivando a $0.07785.
Prospettive dell’euro digitale
La BCE prevede di lanciare l’euro digitale entro il 2026, con partner selezionati impegnati a dimostrare come la nuova valuta si possa integrare nei sistemi di pagamento al dettaglio. La tecnologia di COTI sarà utilizzata anche per testare l’implementazione del sistema di pagamento condizionale, che si prevede offrirà transazioni più trasparenti e riservate a tutti i residenti della zona euro.
Rischi per la sovranità monetaria europea
A fine aprile, un alto funzionario della banca centrale francese ha ammonito che i cambiamenti nella politica degli Stati Uniti in favore delle stablecoin potrebbero compromettere la sovranità monetaria europea, se non verrà realizzato un euro digitale.
Come riportato in precedenza da crypto.news, Denis Beau, primo vicegovernatore della Banque de France, ha sottolineato che il recente ordine esecutivo dell’amministrazione Trump a sostegno delle stablecoin garantite in dollari potrebbe avere “conseguenze avverse concrete” per la sovranità finanziaria europea e ha sollecitato progressi rapidi sull’euro digitale.