Avvisi Fiscali per Investitori in Criptovalute nel Regno Unito
L’autorità fiscale del Regno Unito, HM Revenue & Customs (HMRC), ha emesso 65.000 lettere di avviso a investitori in criptovalute sospettati di aver sottovalutato o evaso le tasse sui loro beni digitali, segnando un’escalation nella supervisione del governo sul mercato delle criptovalute.
Aumento delle Notifiche di Avviso
Punto chiave: secondo un rapporto del Financial Times, i dati ottenuti tramite una richiesta di Freedom of Information da parte della società di contabilità UHY Hacker Young hanno rivelato un aumento del 134% delle notifiche di avviso emesse dall’HMRC. Queste cosiddette “lettere di stimolo” vengono tipicamente inviate prima di indagini formali, esortando gli investitori in criptovalute a rivedere le loro dichiarazioni fiscali e a risolvere eventuali passività non pagate relative ai beni in criptovalute.
Accesso ai Dati e Nuove Iniziative
Le informazioni citate dall’HMRC sono state ottenute direttamente dalle borse di criptovalute, segnando un primo passo nell’espansione dell’accesso dell’agenzia ai dati sui beni digitali. A partire da gennaio 2026, l’HMRC avrà una supervisione più ampia attraverso il Crypto-Asset Reporting Framework (CARF), un’iniziativa globale adottata da circa 70 giurisdizioni, mirata a migliorare la trasparenza fiscale nel settore delle criptovalute. Sotto il prossimo CARF, le borse di criptovalute saranno obbligate a condividere dati sugli utenti e sulle transazioni con le autorità fiscali nazionali.
Trattamento Fiscale delle Criptovalute
Nel Regno Unito, la maggior parte dei beni in criptovalute è trattata come investimenti, il che significa che qualsiasi vendita, scambio o acquisto di valute digitali è considerato un disinvestimento soggetto a Capital Gains Tax (CGT). Nel frattempo, le criptovalute acquisite tramite attività come mining, staking, airdrop o impiego sono classificate come reddito e tassate di conseguenza.
Conformità Fiscale a Livello Globale
Il Regno Unito si unisce a un numero crescente di giurisdizioni che intensificano gli sforzi per far rispettare la conformità fiscale sulle criptovalute. Ad agosto, le autorità di Jeju City, la capitale della provincia sudcoreana di Jeju, hanno completato un’indagine approfondita sui beni digitali di presunti evasori fiscali, procedendo al recupero delle tasse non pagate attraverso la confisca delle criptovalute.
I funzionari di Jeju City hanno esaminato i portafogli di beni digitali di 2.962 individui con debiti fiscali superiori a 1 milione di won, per un totale di 19,7 miliardi di won. L’indagine ha utilizzato dati ottenuti da quattro principali borse di criptovalute sudcoreane: Upbit, Bithumb, Coinone e Korbit. Dopo la revisione, le autorità hanno identificato 49 individui che detenevano un totale di 230 milioni di won in beni virtuali e hanno successivamente proceduto a sequestrare i fondi, designando le borse come debitori di terze parti.