Linee Guida sulla Gestione delle Variazioni di Prezzo delle Valute Virtuali
Secondo l’account ufficiale WeChat del Tribunale Popolare Superiore di Shanghai, quest’ultimo ha recentemente emesso linee guida normative sulla gestione delle variazioni di prezzo delle valute virtuali nei casi penali, applicabili a tutti i tribunali della città.
Operazioni del Tribunale Popolare del Distretto di Baoshan
In particolare, il Tribunale Popolare del Distretto di Baoshan ha, in conformità con queste linee guida e sotto la supervisione del Tribunale Popolare Superiore di Shanghai, disposto con successo di oltre 90.000 token FIL attraverso un metodo definito “affidamento domestico, smaltimento all’estero, ritorno a ciclo chiuso”.
Ricerca e Collaborazione dei Tribunali di Shanghai
Il rapporto ha evidenziato come, di fronte alla sfida di “gestire la valuta virtuale coinvolta nei casi”, i tribunali di Shanghai abbiano condotto ricerche approfondite e discussioni su politiche, regolamenti e procedure operative. Sotto la guida di dipartimenti superiori, hanno collaborato con diverse unità per esplorare un meccanismo di gestione delle variazioni di prezzo “a catena completa e coordinamento multi-partitico”.
Processo di Smaltimento della Valuta Virtuale
In pratica, il Tribunale Popolare affida la valuta virtuale coinvolta a un’istituzione terza per lo smaltimento, come progetto pilota; dopo che l’istituzione terza fornisce una garanzia di prestazione, il collegamento di transazione all’estero è affidato a un agente estero qualificato, su una piattaforma di trading di asset virtuali autorizzata dalla Commissione per i Titoli e i Futures di Hong Kong.
Questo processo assiste nel completamento dello smaltimento all’estero a un prezzo non inferiore alla media dei 20 giorni precedenti alla data della transazione. Una volta completate le procedure di approvazione della gestione dei cambi nazionali, il cambio sarà trasferito sul conto dedicato del Tribunale Popolare per i fondi del caso.
Destinazione dei Fondi
I fondi successivi saranno confiscati e consegnati al tesoro nazionale o restituiti alle vittime secondo la legge, realizzando così il principio di “affidamento domestico, smaltimento all’estero, ritorno a ciclo chiuso”.