Introduzione
Il gigante dell’e-commerce cinese JD.com e Ant Group, il braccio fintech di Alibaba, stanno facendo pressione sulla Banca Popolare Cinese (PBOC) affinché approvi stablecoin basate sullo yuan cinese, con l’obiettivo di contrastare l’ascesa globale dei token ancorati al dollaro USA. Le due aziende hanno esortato i regolatori a consentire il lancio di stablecoin sostenute da yuan offshore (yuan cinese che circola al di fuori della Cina continentale) a Hong Kong, sostenendo che ciò rafforzerebbe il ruolo dello yuan nel commercio globale, limitando l’influenza del dollaro, come riportato giovedì da Reuters, citando fonti a conoscenza della questione.
Richiesta di Licenze e Progetti Pilota
Secondo il rapporto, durante recenti incontri privati con la PBOC, i dirigenti di JD.com hanno sostenuto che le stablecoin in yuan sono urgentemente necessarie per promuovere l’uso internazionale della valuta. JD.com e Ant stanno preparando la richiesta di licenze per stablecoin a Hong Kong e Singapore. JD.com ha anche proposto di avviare l’emissione di stablecoin in yuan a Hong Kong prima di espandere i progetti pilota nelle zone di libero scambio della Cina, con un feedback iniziale da parte dei regolatori descritto come positivo.
Efficienza dei Pagamenti in Yuan
I pagamenti in yuan inefficienti mettono a rischio il dominio del dollaro. A maggio, la quota dello yuan nei pagamenti globali è scesa al 2,89%, il livello più basso in quasi due anni. Il dollaro detiene una quota dominante del 48%, come riportato da Reuters, citando dati della piattaforma di pagamento Swift. L’esperto del settore Wang Yongli, ex vice capo della Banca di Cina, ha avvertito il mese scorso che se i pagamenti transfrontalieri in yuan rimangono meno efficienti rispetto alle stablecoin in dollari, ciò rappresenta un rischio strategico per la Cina, secondo il rapporto.
Regolamentazione delle Stablecoin a Hong Kong
Le discussioni avvengono mentre Hong Kong si affretta a stabilire regole per le stablecoin. La scorsa settimana, la regione ha annunciato il suo nuovo piano per gli asset digitali, che si concentra sulla regolamentazione delle stablecoin e sulla promozione della tokenizzazione degli asset attraverso il suo framework “LEAP“, mirato a garantire chiarezza legale, crescita dell’ecosistema, adozione nel mondo reale e sviluppo di talenti. Come parte del nuovo framework, il governo implementerà un regime di licenze per gli emittenti di stablecoin a partire dal 1° agosto, che “faciliterà lo sviluppo di casi d’uso nel mondo reale.”
Visione Futura e Capitalizzazione di Mercato
A giugno, il fondatore di JD.com, Liu Qiangdong, ha dichiarato che il gigante dell’e-commerce intende “richiedere la nostra licenza per stablecoin in tutti i principali paesi con valute sovrane nel mondo.” La dichiarazione è arrivata dopo che il governatore della PBOC, Pan Gongsheng, ha annunciato piani per stabilire un centro operativo internazionale per lo yuan digitale a Shanghai, al fine di internazionalizzare lo yuan digitale e ridurre la dipendenza globale dal dollaro USA. In quel momento, Gongsheng ha affermato che la Cina immagina un sistema monetario “multipolare” in cui più valute supportano l’economia globale. Questa visione contrasta con l’attuale sistema, in cui poche valute, come il dollaro USA e l’euro, svolgono ruoli importanti nel sistema finanziario globale.
L’attuale capitalizzazione di mercato delle stablecoin si attesta a oltre 258 miliardi di dollari, secondo i dati di CoinMarketCap. Tutte le prime 10 stablecoin per capitalizzazione di mercato sono denominate in dollari. EURC (EURC), ancorata all’euro, è la più grande stablecoin non in dollari, classificandosi all’11° posto in termini di capitalizzazione di mercato.