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Kraken guida le spese di lobbying nel settore delle criptovalute in Europa, superando Coinbase

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Investimenti in Lobbying nel Settore delle Criptovalute nel 2024

Nel 2024, gli scambi di criptovalute hanno investito milioni di euro in attività di lobbying presso l’Unione Europea, secondo dati pubblicamente disponibili. Molti dei principali scambi a livello mondiale hanno impiegato l’equivalente di più lobbyisti a tempo pieno, con un incremento della spesa del 25% rispetto all’anno precedente.

Principali Attori e Spese di Lobbying

Secondo le informazioni fornite da Corporate Europe Observatory e LobbyControl, la società madre di Kraken, Payward, ha guidato la classifica degli investimenti nel settore delle criptovalute. In base alla normativa dell’UE, le aziende devono registrarsi nel Registro della Trasparenza dell’UE prima di poter svolgere attività di lobbying presso le istituzioni europee, fornendo dettagli sui loro clienti, budget e personale.

Payward ha speso tra 323.000 e 430.000 dollari (circa 300.000–400.000 euro) per attività di lobbying nel 2024, con un aumento di circa 108.000 dollari (100.000 euro) rispetto all’anno precedente, e ha impiegato l’equivalente di 2,75 lobbyisti a tempo pieno.

Coinbase si è posizionata al secondo posto, con spese comprese tra 216.000 e 323.000 dollari (circa 200.000–300.000 euro), anch’essa con un incremento di 108.000 dollari (100.000 euro) rispetto all’anno precedente, e ha impiegato 0,7 lobbyisti a tempo pieno equivalenti.

Bitpanda ha speso tra 54.000 e 108.000 dollari (circa 50.000–100.000 euro) per attività di lobbying, mantenendo lo stesso livello dell’anno precedente, e ha impiegato due lobbyisti a tempo pieno.

Anche Binance, attraverso la sua controllata Binance France SAS, ha speso tra 54.000 e 108.000 dollari (circa 50.000–100.000 euro) nel 2024, senza variazioni rispetto all’anno precedente, impiegando 0,4 lobbyisti a tempo pieno equivalenti.

Spesa Totale e Confronto con Altre Aziende

Questi dati si riferiscono esclusivamente alle spese di lobbying presso le istituzioni dell’UE, come la Commissione Europea, e non includono i singoli regolatori finanziari o i governi del blocco. La spesa reale potrebbe essere significativamente più alta.

Il gigante della banca digitale Revolut, pur non essendo tecnicamente uno scambio di criptovalute, offre uno dei servizi di trading di criptovalute più popolari nel blocco, e ha speso tra 323.000 e 430.000 dollari (circa 300.000–400.000 euro), impiegando 1,4 lobbyisti a tempo pieno equivalenti.

Sebbene la spesa per il lobbying dell’industria delle criptovalute nell’UE sia significativa, è superata da quella di alcune delle più grandi aziende tecnologiche del mondo. Meta ha investito oltre 10,7 milioni di dollari (10 milioni di euro), il massimo tra tutte le aziende, secondo l’ultimo rapporto del gruppo, con le grandi aziende tecnologiche statunitensi che dominano la spesa complessiva.

Contesto Normativo e Futuro

Questa notizia arriva in un momento cruciale per la regolamentazione dell’UE. Il Regolamento sui Mercati in Cripto-Asset (MiCA), che ha fornito all’UE un insieme di normative a livello di blocco per la gestione degli asset cripto, è entrato in vigore completamente il 30 dicembre 2024.

Nel frattempo, l’Autorità Antiriciclaggio dell’UE (AMLA) ha avvertito gli Stati membri di prestare particolare attenzione alla minaccia del crimine finanziario in vista dell’implementazione del nuovo Regolamento Antiriciclaggio (AMLR), previsto per il 1 luglio 2027.

Gli esperti legali hanno riferito a Decrypt che alcune aziende stanno cercando di eludere parti della regolamentazione MiCA attraverso tattiche come strutture di proprietà complesse o “shopping tra regolatori” per trovare quello più favorevole.

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