Integrazione delle Criptovalute in Bolivia
Il governo della Bolivia ha annunciato martedì l’inizio dell’integrazione delle criptovalute nel sistema finanziario formale, segnando un significativo cambiamento nell’ambito della sua nuova agenda economica. I funzionari hanno dichiarato che l’iniziativa partirà dagli stablecoin, consentendo alle banche di offrire servizi basati su criptovalute, come conti di risparmio, prestiti e strumenti di pagamento.
Contesto Economico
L’annuncio giunge mentre la Bolivia sta negoziando oltre 9 miliardi di dollari in prestiti multilaterali, destinati a stabilizzare l’economia. Il Ministro dell’Economia, José Gabriel Espinoza, ha dichiarato ai giornalisti che questo pacchetto di finanziamento supporterà sia progetti pubblici che privati. Ha aggiunto che l’integrazione delle criptovalute servirà come opzione di pagamento legale nel nuovo piano economico.
Servizi Offerti dalle Banche
I funzionari governativi hanno affermato che le banche saranno presto in grado di offrire servizi come risparmi garantiti da criptovalute, prestiti e carte di credito. L’obiettivo è fornire a persone e aziende l’accesso a strumenti alternativi di pagamento e risparmio, in un contesto di difficoltà economiche persistenti.
Crisi Economica e Uso delle Criptovalute
La Bolivia sta affrontando una delle sue peggiori crisi economiche in decenni, caratterizzata da inflazione ai massimi storici, riserve di valuta estera quasi nulle e gravi carenze di carburante. Allo stesso tempo, l’uso degli asset digitali è aumentato dopo che il governo ha revocato un divieto sulle criptovalute a metà del 2024. Secondo dati recenti, le transazioni in criptovalute, inclusi gli stablecoin, sono aumentate da 46,5 milioni di dollari nei primi sei mesi del 2024 a 294 milioni di dollari nei primi sei mesi del 2025.
Utilizzo delle Criptovalute da Parte di Cittadini e Imprese
Molte piccole imprese e cittadini utilizzano già le criptovalute per pagamenti, rimesse e risparmi, come copertura contro il forte calo di valore del boliviano. Il piano menziona esplicitamente gli stablecoin come prima fase di integrazione. Sebbene alcune aziende locali accettino già Bitcoin e altre criptovalute per transazioni informali, il passo ufficiale non rende necessariamente quegli asset moneta a corso legale. Finora, solo gli stablecoin sono previsti per l’inclusione nel sistema bancario formale. Qualsiasi estensione per includere criptovalute non stabili, come Bitcoin, dipenderà probabilmente da future regolamentazioni.