Introduzione
Mentre Washington avanza con nuove normative sui stablecoin, alcune voci a Pechino avvertono che è il momento di recuperare terreno o rischiare di rimanere indietro. Pechino potrebbe finalmente essere aperta ai stablecoin, ma non senza esitazioni.
Riconsiderazione della strategia cinese
In un chiaro segnale che la Cina potrebbe riconsiderare la sua strategia sulla valuta digitale, un articolo dei media statali di questa settimana ha esortato i responsabili politici a smettere di esitare e a concentrarsi su “adattarsi alla tendenza dei stablecoin”. Questo è stato riportato dal South China Morning Post, citando un articolo pubblicato da Securities Times, una pubblicazione finanziaria sotto il People’s Daily.
L’articolo ha invitato le autorità cinesi a iniziare a sviluppare stablecoin ancorati allo yuan e a stabilire regolamenti poiché gli Stati Uniti hanno appena approvato una legge sui stablecoin, offrendo il via libera agli emittenti regolamentati per coniare token digitali ancorati al dollaro.
Preoccupazioni per il dominio del dollaro
Gli analisti e i funzionari cinesi sembrano preoccupati che questo vantaggio iniziale degli Stati Uniti possa approfondire il dominio del dollaro nel commercio digitale, lasciando lo yuan a inseguire. L’articolo descrive i stablecoin come un “strumento di pagamento emergente” che, pur comportando rischi, offre troppi vantaggi per essere ignorato.
“Lo sviluppo di stablecoin ancorati allo yuan deve avvenire il prima possibile,” ha affermato un analista, richiamando un ampio consenso tra i membri del settore.
Regolamentazione e opportunità
Questa è esattamente la fonte dell’ansia della Cina. “Per la Cina, che sta promuovendo l’uso globale dello yuan, la regolamentazione proattiva dei stablecoin potrebbe facilitare l’internazionalizzazione dello yuan”, ha dichiarato l’articolo di Securities Times.
Liu Xiaochun, vice direttore presso l’Istituto di Finanza di Shanghai, ha dichiarato che i stablecoin basati sullo yuan potrebbero aiutare la Cina a trovare un equilibrio tra innovazione e sicurezza finanziaria, ma ha anche sottolineato che non dovrebbero cercare di “competere direttamente” con le versioni ancorate al dollaro.
Progressi a Hong Kong
Nel frattempo, Hong Kong ha già fatto progressi significativi, essendo pronta a lanciare un regime di licenze per gli emittenti di stablecoin ad agosto. Tuttavia, sulla terraferma, il commercio di criptovalute rimane vietato e i regolatori non hanno mostrato molto interesse a cambiare questa situazione nel breve termine.
Leggi statunitensi sui stablecoin
Negli Stati Uniti, al contrario, il Senato ha approvato il GENIUS Act, una legge che stabilisce le regole per l’emissione di stablecoin, richiedendo riserve e il rispetto delle leggi anti-riciclaggio. Il voto è passato con un sostegno bipartisan, sebbene alcuni democratici abbiano avvertito che la legge era troppo permissiva riguardo ai potenziali conflitti d’interesse.
Christian Catalini, fondatore del Laboratorio di Criptoeconomia del MIT, ha dichiarato ad ABC News che “apre i rubinetti” per la concorrenza e l’innovazione, offrendo reali vantaggi ai consumatori.
Implicazioni economiche
Gli analisti della China International Capital Corporation hanno sottolineato che la maggior parte dei stablecoin è ancora ancorata al dollaro statunitense, contribuendo così a rafforzare lo status del dollaro e facilitando transazioni in dollari.
L’aumento della popolarità degli stablecoin digitali potrebbe aumentare la domanda globale per i Treasury USA. Tuttavia, ci sono anche potenziali svantaggi, comprese le preoccupazioni riguardanti le tensioni geopolitiche e i livelli di debito degli USA che potrebbero compromettere la fiducia nel dollaro.
Conclusioni sulla competizione globale
Trasversando le storie e le opinioni, si delinea un chiaro quadro: la Cina sta cercando di allineare i propri sforzi per un sistema monetario internazionale multipolare, con l’ambizione di sviluppare stablecoin ancorati allo yuan per sfidare il predominio del dollaro. Zhou Xiaochuan, ex capo della banca centrale cinese, ha avvertito che l’ascesa degli stablecoin potrebbe accelerare la “dollizzazione” in alcune parti dell’economia globale.
Al momento, i stablecoin rappresentano un mercato da 261 miliardi di dollari, secondo CoinGecko. Di questi, circa il 97% sono ancorati al dollaro, con oltre 1,4 miliardi di dollari supportati dai Treasury USA. Zhu Taihui, ricercatore senior presso il National Institution for Finance and Development, ha dichiarato che i stablecoin basati sullo yuan offshore dovrebbero essere emessi a Hong Kong “il prima possibile”.
In conclusione, la Cina sta intensificando gli sforzi su un fronte parallelo: lo yuan digitale, o e-CNY, promettendo di stabilire un centro operativo internazionale per la valuta a Shanghai e di rafforzare la stabilità finanziaria globale.