Indagine sulle Criptovalute a Jeju
La città di Jeju, situata sull’isola sudcoreana omonima, ha recentemente concluso un’indagine riguardante le criptovalute, coinvolgendo quasi 3.000 residenti con bollette fiscali non pagate. Durante l’operazione, sono stati sequestrati Bitcoin (BTC) e altre criptovalute da decine di individui. L’agenzia di stampa sudcoreana Newsis ha riportato che gli evasori fiscali nella città hanno “riempito le loro tasche con criptoattività.”
Operazione di Jeju contro gli evasori fiscali
Le autorità della città di Jeju hanno annunciato il 16 agosto il completamento di un'”indagine completa“. I funzionari fiscali hanno cercato di determinare se 2.962 individui avessero possedimenti in criptovalute. La legge sudcoreana consente agli enti fiscali nazionali e locali di richiedere agli scambi di criptovalute domestici di fornire dati sui clienti sospettati di evasione fiscale. Gli individui coinvolti dovevano tutti alla città più di 1 milione di won (oltre 719 dollari) in tasse e multe non pagate. In totale, le bollette fiscali in sospeso ammontavano a 19,7 miliardi di won (circa 14.171.845 dollari). L’indagine ha visto i funzionari fiscali esaminare i dati forniti dai quattro maggiori scambi di criptovalute del paese: Bithumb, Upbit di Dunamu, Coinone e Korbit.
La città inizia a sequestrare criptovalute
Gli investigatori hanno confermato che 49 degli individui possedevano criptovalute in portafogli sugli scambi. Il valore totale di queste criptovalute era di 230 milioni di won (circa 165.458 dollari), ha aggiunto la città. Da allora, le autorità hanno utilizzato il loro potere per designare gli scambi come debitori terzi e hanno “iniziato le procedure per congelare e sequestrare i loro beni.” I funzionari di Jeju presenteranno probabilmente agli individui un ultimatum, avvisandoli che se non saldano immediatamente i loro debiti, la città procederà a liquidare le criptovalute. Le autorità hanno anche rivelato di aver impiegato strumenti basati su intelligenza artificiale per identificare gli evasori fiscali e le criptoattività “nascoste”.
Il capo delle tasse della città di Jeju, Hwang Tae-hoon, ha dichiarato: “Un’iniziativa simile nel ricco distretto di Gangnam a Seoul ha già permesso ai funzionari fiscali di recuperare oltre 144.000 dollari finora quest’anno.”