Crypto Prices

La città sudcoreana sequestra criptovalute a oltre 200 residenti evasori fiscali

prima di 2 mesi
1 minuto di lettura
11 visualizzazioni

Cheongju e il Sequestro di Criptovalute

Cheongju, la capitale e la città più grande della provincia di North Chungcheong in Corea del Sud, ha annunciato di aver sequestrato criptovalute da 203 residenti dal 2021. L’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap riporta che le autorità cittadine affermano che questi residenti non hanno pagato le tasse locali.

Iniziativa di Trading di Criptovalute

La città ha anche comunicato di aver aperto un conto di trading su un exchange di criptovalute domestico non nominato, diventando uno dei primi enti governativi a farlo.

“Crypto sequestrata: venderemo direttamente le monete”

Questa iniziativa di Cheongju segue una recente sentenza della Commissione per i Servizi Finanziari (FSC), che sta gradualmente aprendo la porta agli investimenti in criptovalute da parte di enti pubblici e organizzazioni benefiche. La città ha dichiarato che, se i residenti non pagheranno le tasse arretrate, utilizzerà i suoi poteri per obbligare gli exchange di criptovalute a fornire dati relativi ai portafogli di questi residenti.

Azioni Fiscali e Conseguenze

Gli enti fiscali locali hanno il potere di congelare le criptovalute appartenenti agli evasori fiscali, ma il nuovo portafoglio consentirà agli ufficiali fiscali di trasferire forzatamente criptovalute nel portafoglio della città. Da lì, hanno spiegato i funzionari, le criptovalute saranno “vendute direttamente”. La città trasferirà poi il denaro fiat al suo tesoro.

La città ha affermato che la sua ultima azione contro gli evasori fiscali ha portato al sequestro di criptovalute da parte degli ufficiali fiscali da 161 individui, i quali devono collettivamente alla città circa 1,5 miliardi di won (circa 1,1 milioni di dollari).

“Niente più paradisi fiscali per le criptovalute”

In precedenza, la città doveva utilizzare metodi come ordini di sospensione delle transazioni per acquisire i token. Tuttavia, il successo di queste azioni era “limitato a causa della mancanza di mezzi di Cheongju per convertirli in contante”, ha scritto Yonhap. La città ha dichiarato che consiglierà agli evasori fiscali di vendere i loro cryptoasset per poter pagare le fatture in sospeso. Ma, se necessario, ha affermato la città, “prenderà provvedimenti per liquidare i fondi”.

Un funzionario della città di Cheongju ha dichiarato che il mese scorso il distretto di Gangnam, a Seoul, ha annunciato di aver intensificato il proprio programma di confisca di criptovalute per gli evasori fiscali. Questo distretto, che ospita la maggior parte delle più grandi aziende di criptovalute del paese, ha sequestrato 340 milioni di won (circa 244.480 dollari) dalla fine dell’anno scorso.