Arresti legati a una truffa in criptovaluta nel Regno Unito
Tre uomini sono stati arrestati nell’ambito di un’operazione che indaga su una truffa in criptovaluta nel Regno Unito, guidata dal Command Economic Crime della Metropolitan Police. Un portavoce del Met ha dichiarato a Decrypt che il trio è stato detenuto come parte dell’Operazione Galafarm, una lunga indagine sulla frode in criptovaluta che ha visto membri del pubblico essere presi di mira con false opportunità di investimento.
“Si sostiene che più di 15 milioni di sterline (20 milioni di dollari) in fondi rubati siano stati riciclati attraverso un insieme di società di comodo”.
Mandati di perquisizione sono stati eseguiti in sei indirizzi della capitale, e due uomini, di 24 e 36 anni, sono stati arrestati a Hackney, nella parte est di Londra, il 7 maggio. Un terzo uomo di 36 anni si è poi presentato spontaneamente agli agenti, e tutti e tre sono stati rilasciati su cauzione in attesa di ulteriori indagini.
Sforzi delle forze dell’ordine contro il crimine in criptovaluta
Negli ultimi anni, le agenzie di forze dell’ordine nel Regno Unito hanno intensificato gli sforzi contro il crimine legato alle criptovalute. Il governo ha conferito alle forze di polizia, così come alla National Crime Agency, maggiori poteri per “sequestrare, congelare e distruggere” gli attivi digitali utilizzati dai criminali. Nel frattempo, le stime della NCA indicano che transazioni illecite in criptovaluta per un valore fino a 5,1 miliardi di dollari sono collegate al Regno Unito ogni anno.
Dati forniti da Arkham Intelligence suggeriscono che attualmente il governo britannico detiene oltre 61.000 BTC sequestrati dai criminali, il cui valore attuale supera i 6,1 miliardi di dollari, dopo che la criptovaluta è tornata nel territorio a sei cifre all’inizio di questa settimana.
Posizioni del governo britannico sulle criptovalute
Tuttavia, la scorsa settimana, il Segretario Economico del Tesoro ha confermato che il Regno Unito non ha intenzione di seguire l’esempio di Donald Trump creando una riserva strategica di Bitcoin. Emma Reynolds, membro del Parlamento, ha dichiarato al Financial Times Digital Asset Summit:
“Non riteniamo che sia appropriato per il nostro mercato. Comprendiamo che questo è ciò a cui punta gli Stati Uniti, ma non è il nostro piano.”
Il governo è stato interpellato sul perché non abbia venduto alcun Bitcoin in custodia per rinforzare le finanze pubbliche, in un momento in cui si stanno attuando una serie di controversi tagli al welfare, compresi i pagamenti per il combustibile invernale destinati ai pensionati.