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Un riepilogo delle notizie più significative sul mondo delle criptovalute in America Latina nell’ultima settimana. In questa edizione, il presidente del Paraguay, Santiago Peña, subisce un attacco informatico, il Brasile aggiorna il proprio regime fiscale sulle criptovalute e le rimesse in criptovalute in El Salvador registrano una flessione del 45%.
Notizie dal Paraguay
Il Paraguay è diventato il centro dell’attenzione nel mondo delle criptovalute lunedì, quando il presidente Peña ha rivelato sui social media una notizia che ha sorpreso – e confuso – la comunità. In un post ora rimosso, Peña ha annunciato che il paese ha adottato il Bitcoin come moneta legale, accompagnato dall’istituzione di una riserva di Bitcoin di 5 milioni di dollari.
Nel post, il presidente avrebbe dichiarato di aver firmato una legge che riconosce il Bitcoin come moneta legale “radicata in un impegno indissolubile per l’innovazione finanziaria, la sovranità economica e la crescita inclusiva.” In una nota controversa, il messaggio menzionava anche una serie di obbligazioni che sarebbero state emesse dal Tesoro paraguayano, invitando gli investitori a partecipare inviando fondi a un indirizzo Bitcoin.
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Modifiche Fiscali in Brasile
Il governo brasiliano ha annunciato nuove normative fiscali per le criptovalute detenute sia all’interno che all’estero. Una Misura Provvisoria pubblicata l’11 giugno abroga il precedente regime fiscale che prevedeva un’imposizione ridotta per la tassazione degli asset digitali, introducendo invece una tassa fissa su tutti i redditi derivanti dal possesso o dal trading di tali asset.
La Misura Provvisoria 1.303 stabilisce che questi guadagni saranno soggetti a una tassa fissa del 17,5% come imposta sul reddito, senza eccezioni. In passato, i redditi derivanti dalle criptovalute venivano tassati solo se superavano i 35.000 reais (circa 6.320 dollari).
La normativa chiarisce che “tutti i redditi, compresi i guadagni netti, ottenuti da transazioni con asset virtuali, comprese le disposizioni finanziarie con asset virtuali che rappresentano digitalmente il valore negoziato o trasferito tramite mezzi elettronici e utilizzati per scopi di pagamento o investimento” rientrano nel nuovo regime fiscale.
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Rimesse in Criptovalute in El Salvador
Dati della Banca Centrale hanno messo in luce che, nonostante i potenziali vantaggi, le criptovalute stanno avendo difficoltà a inserirsi nel panorama delle rimesse in El Salvador. Il volume delle rimesse elaborate tramite criptovalute è diminuito del 44,5% nel primo trimestre del 2025 rispetto a quanto inviato nel paese nei primi quattro mesi del 2024.
Durante questo periodo, i salvadoregni hanno ricevuto solo 16 milioni di dollari in criptovalute, una netta diminuzione rispetto ai 28,83 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. La contrazione delle rimesse in criptovalute sembra seguire una tendenza, senza guadagnare terreno, poiché le istituzioni finanziarie tradizionali, storicamente preferite dai salvadoregni, continuano a prevalere nonostante le commissioni associate ai loro servizi.
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