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Una raccolta delle notizie più rilevanti sul mondo delle criptovalute dall’America Latina nell’ultima settimana. In questa edizione, l’FMI afferma che gli acquisti di Bitcoin da parte di El Salvador sono semplicemente operazioni di consolidamento. Inoltre, il Brasile e gli Stati Uniti si trovano sull’orlo di un’escalation di un conflitto commerciale, mentre la DEA ha sequestrato 10 milioni di dollari in criptovalute legate al cartello di Sinaloa.
Rapporto sulle performance di conformità di El Salvador
L’ultimo rapporto sulle performance di conformità di El Salvador, che esamina la situazione per mantenere una linea di credito di 1,4 miliardi di dollari con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), ha finalmente chiarito il mistero riguardante l’accumulo continuo di Bitcoin da parte del governo salvadoregno. Il rapporto, che mette in evidenza gli effetti delle politiche di liquidità del Chivo Wallet, il portafoglio ufficiale di Bitcoin di El Salvador, rispetto agli obiettivi di non accumulo di Bitcoin, rivela che il governo non ha acquistato Bitcoin da un po’ di tempo.
In una nota a piè di pagina che si riferisce alla mitigazione dei rischi legati al Bitcoin, l’FMI afferma che le autorità “continuano a rispettare gli impegni di non accumulare volontariamente Bitcoin, né emettere debito indicizzato o denominato in Bitcoin o strumenti tokenizzati che potrebbero creare passività per il governo”.
Gli aumenti delle partecipazioni in Bitcoin nel Fondo Strategico di Riserva Bitcoin riflettono il consolidamento di Bitcoin attraverso vari portafogli di proprietà governativa.
Conflitto commerciale tra Stati Uniti e Brasile
Il conflitto tra Stati Uniti e Brasile riguardo ai dazi commerciali e al trattamento giudiziario dell’ex presidente Jair Bolsonaro rischia di intensificarsi in un vero e proprio stallo, poiché entrambe le parti stanno esplorando ulteriori misure di ritorsione. La relazione bilaterale è deteriorata da quando l’ex presidente Trump ha imposto un dazio del 50% su tutte le importazioni brasiliane a partire dal 1° agosto, citando preoccupazioni riguardo a una caccia alle streghe contro Bolsonaro e alla censura affrontata dalle aziende di social media con sede negli Stati Uniti che operano in Brasile.
Il governo degli Stati Uniti ha già preso provvedimenti in merito, con il Segretario Marco Rubio che ha revocato i visti del giudice della Corte Suprema Federale Alexandre de Moraes e di altri giudici coinvolti nel processo di Bolsonaro.
Sequestro di criptovalute da parte della DEA
Mentre i criminali si adattano e si evolvono per incorporare nuovi strumenti finanziari, come le criptovalute, nelle loro attività illecite, le agenzie federali si sono adattate anche per combattere questi metodi emergenti. La Drug Enforcement Administration (DEA), l’agenzia federale principale coinvolta nella lotta contro la droga negli Stati Uniti, ha recentemente annunciato di aver colpito il cartello di Sinaloa con un sequestro di criptovalute del valore di 10 milioni di dollari, derivanti dalle loro attività di traffico di droga.
L’amministratore ad interim della DEA, Robert Murphy, ha evidenziato la rilevanza di queste operazioni come parte dell’Operazione Take Back America, che ha già portato al sequestro di milioni di pillole di fentanyl e migliaia di libbre di polvere di fentanyl, cocaina e metanfetamine.
Riferendosi direttamente all’azione che coinvolge il cartello di Sinaloa, Murphy ha dichiarato che il sequestro è stato completato a Miami in collaborazione con agenti dell’FBI, che hanno utilizzato nuove tecnologie di tracciamento finanziario per rintracciare questi beni in criptovaluta.
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