Blocco dei Permessi per il Mining di Criptovalute in Etiopia
L’Etiopia ha deciso di bloccare l’emissione di nuovi permessi elettrici per le aziende di mining di criptovalute, congelando di fatto l’espansione delle operazioni di mining a causa della capacità limitata della rete elettrica. Questa decisione è stata presa in seguito a un aumento dell’interesse nel settore, con 25 aziende di mining di bitcoin già operative e quasi 20 in attesa di approvazione.
Le aziende sono attratte dalle tariffe elettriche basse dell’Etiopia e dall’abbondante disponibilità di energia idroelettrica.
Impatto sul Settore Energetico
L’Ethiopian Electric Power (EEP) aveva promosso la vendita di energia ai minatori, pagata in valuta estera, come un modo per monetizzare l’energia in eccesso. Tuttavia, esperti del settore avvertono che il consumo effettivo di energia potrebbe superare le stime, influenzando negativamente l’accesso all’elettricità per la popolazione locale.
I minatori di criptovalute hanno contribuito in modo significativo ai 338 milioni di dollari di entrate da esportazione di energia dell’Etiopia lo scorso anno, registrando un aumento del 141% rispetto all’anno precedente.
Situazione Attuale della Rete Elettrica
Nonostante l’Etiopia gestisca 20 centrali elettriche ed esporti elettricità a paesi vicini come Kenya e Gibuti, solo circa la metà della popolazione etiopica è attualmente connessa alla rete elettrica.
La prossima attivazione della Grande Diga della Rinascita Etiope (GERD) dovrebbe aggiungere 5.000 megawatt alla rete nazionale, ma i funzionari avvertono che è ancora necessario un investimento significativo nelle infrastrutture di trasmissione per garantire un accesso più ampio all’elettricità.