Introduzione
Fabio Panetta, ex ufficiale della Banca Centrale Europea (BCE) e Governatore della Banca d’Italia, ha sottolineato l’importanza dell’euro digitale come strumento cruciale per mitigare i rischi legati all’adozione crescente delle criptovalute. Il 30 maggio, la Banca d’Italia ha pubblicato il suo rapporto annuale con le osservazioni conclusive del governatore sulla situazione economica attuale. Panetta ha affermato che l’Unione Europea deve proseguire con il progetto di moneta digitale della banca centrale (CBDC) per garantire stabilità finanziaria e soddisfare la domanda di pagamenti digitali sicuri.
“Saremmo negligenti a pensare che l’evoluzione degli attivi crittografici possa essere controllata solo tramite regolamenti e restrizioni”
Ha avvertito Panetta, sottolineando che la sola regolamentazione delle criptovalute non è sufficiente a fronteggiare i rischi sistemici ad esse associati, ed evidenziando il ruolo fondamentale dell’euro digitale in questo contesto.
Impatto del MiCA sugli Stablecoin UE
Panetta ha anche discusso l’impatto del quadro normativo dell’Unione Europea per le criptovalute, il Regolamento sui Mercati in Crypto-Assets (MiCA), che entrerà in vigore pienamente alla fine del 2024. “Da quando MiCA è stato adottato, solo alcuni stablecoin EMT [token di moneta elettronica] sono stati emessi nell’UE, e la loro circolazione rimane limitata” ha dichiarato il governatore. Ha aggiunto che MiCA non ha generato sviluppi significativi per gli stablecoin in Italia: “Finora, in Italia, c’è stato poco interesse per l’emissione di attivi crittografici da parte di intermediari regolamentati e altri operatori, mentre si è registrato un crescente interesse per i servizi di custodia e trading.”
Panetta ha informato che MiCA ha stimolato le imprese a segnalare la loro intenzione di lanciare servizi di attivi crittografici o di richiederne l’autorizzazione.
Rischi derivanti da piattaforme straniere
Nonostante offra una certa protezione agli investitori europei, MiCA non ha completamente salvaguardato i risparmiatori dai rischi connessi all’eterogeneità degli approcci normativi a livello globale, ha avvertito Panetta.
“I cittadini dell’UE potrebbero essere esposti a fallimenti di piattaforme o emittenti che operano in altre giurisdizioni che mancano di controlli adeguati o della necessaria trasparenza e salvaguardie operative”
Ha affermato. Panetta ha richiesto una cooperazione internazionale più efficace e ha esortato l’UE a farsi guida nello stabilire standard normativi globali.
L’euro digitale è lo strumento giusto
Panetta ha insistito sul fatto che solo un euro digitale, supportato dalla banca centrale, potrà fornire la fiducia e la funzionalità indispensabili in un contesto dei pagamenti in rapida evoluzione:
“È necessaria una risposta che corrisponda alla trasformazione tecnologica in atto, capace di soddisfare la richiesta di strumenti di pagamento digitali sicuri, efficienti e accessibili, mantenendo intatto il ruolo del denaro della banca centrale”
ha spiegato. “Il progetto dell’euro digitale nasce proprio da questa necessità.” Le osservazioni di Panetta riflettono l’agenda promossa da Piero Cipollone, membro del consiglio esecutivo della BCE, che ha sostenuto l’introduzione di un euro digitale a fronte della crescente popolarità degli stablecoin in dollari statunitensi, i quali attualmente costituiscono il 97% dell’intero mercato degli stablecoin.
In precedenza membro del consiglio esecutivo della BCE, Panetta ha rassegnato le dimissioni nell’ottobre 2023, e la sua posizione è stata poi occupata da Cipollone. Il rapporto di Panetta è giunto poche settimane dopo che Tether, l’emittente del più grande stablecoin ancorato al dollaro statunitense al mondo, USDt, ha difeso la sua scelta di omettere la registrazione presso il MiCA per USDT all’inizio di maggio.
“La licenza MiCA è molto rischiosa per gli stablecoin, e credo che possa essere ancora più pericolosa per il sistema bancario di piccole e medie dimensioni in Europa”
ha dichiarato in quel momento il CEO di Tether, Paolo Ardoino.