Rinascita di Garantex: L’analisi di TRM Labs
Secondo un’analisi on-chain condotta dalla società di intelligence blockchain TRM Labs, l’exchange russo Garantex, attualmente chiuso, ha presumibilmente cambiato nome in Grinex. Garantex ha gestito oltre 100 miliardi di dollari in transazioni prima di essere smantellato dalle agenzie di enforcement internazionali nel marzo di quest’anno.
Contestazioni e Stablecoin A7A5
Tuttavia, l’analisi di TRM Labs suggerisce che Grinex ha iniziato ad accogliere gli utenti di Garantex e a ridistribuire i loro asset sotto forma di A7A5, uno stablecoin ancorato al rublo e disponibile sulle blockchain di Tron ed Ethereum. Gli indirizzi wallet associati a Garantex hanno iniziato a convertire fondi nello stablecoin A7A5 a gennaio 2025, con i registri kirghisi che indicano che l’azienda dietro il token, Old Vector, è stata registrata solo il 13 dicembre 2024.
Strategie contro le sanzioni
TRM Labs ritiene che l’exchange sanzionato fosse consapevole del rischio di chiusura e che la creazione di A7A5 sia stata un modo per eludere le sanzioni e permettere ai suoi utenti di recuperare potenziali asset che potrebbero andare perduti in caso di smantellamento.
L’analisi on-chain rivela che ci sono stati grandi volumi di trasferimenti di A7A5 a gennaio, nelle settimane che hanno preceduto l’azione di enforcement guidata dagli Stati Uniti che ha portato allo smantellamento di Garantex.
Rivelazioni sui legami tra Garantex e Grinex
È interessante notare che TRM ha anche osservato come i canali Telegram di Garantex abbiano cominciato a promuovere Grinex solo pochi giorni dopo la chiusura, con il nuovo exchange registrato in Kirghizistan il 23 dicembre 2024. Le persone coinvolte nella registrazione di Grinex e A7A5 sono rimaste nell’anonimato, senza legami evidenti o formali con Garantex.
Grinex sembra essere stata registrata da Duulat-eldar Sagynbeki Subankulov, di cui TRM Labs suggerisce che possa essere un ex videogiocatore professionista. Nel frattempo, Old Vector è stata registrata da Tatyana Sergeevna Menshikova, anch’essa totalmente sconosciuta. Tuttavia, per TRM Labs, la mancanza di informazioni su queste due persone aggiunge “un ulteriore strato di ambiguità” alle origini di Grinex.
Somiglianze tra le piattaforme
È chiaro che l’interfaccia utente di Grinex mostra una “sottile somiglianza” con Garantex, mentre la piattaforma ha effettivamente annunciato una collaborazione con l’exchange sanzionato per riaccogliere i suoi ex clienti e persino assumere i suoi dipendenti, come riportato nel canale Telegram del gruppo Satoshkin, legato a Garantex.
TRM Labs ha comunicato a Decrypt che “Garantex ha un’impronta unica on-chain e Grinex utilizza la stessa impronta.”
È particolarmente rilevante il fatto che indirizzi intermedi, che “sono associati al trasferimento di fondi da Garantex,” siano stati utilizzati per depositare fondi (principalmente in A7A) negli indirizzi dei clienti di Grinex.
Monitoraggio di Chainalysis
Inoltre, TRM Labs ha anche informato Decrypt che Sergey Mendeleev, cofondatore di Garantex, ha avuto un ruolo di rilievo nell’annuncio del lancio di Grinex, pubblicato su Telegram. Non è solo TRM Labs a sospettare che Grinex possa essere il seguito di Garantex; anche Chainalysis si sta orientando in questa direzione.
Il capo dell’intelligence per la sicurezza nazionale Andrew Fierman ha dichiarato: “In Chainalysis, abbiamo monitorato i presunti legami tra Grinex e Garantex e, sebbene non siamo ancora pronti a fare un’attribuzione formale, abbiamo osservato segni che indicano che Grinex è probabilmente il rebranding di Garantex.”
Implicazioni delle sanzioni e conclusioni
Fierman ha spiegato che Chainalysis ha ricevuto numerosi rapporti di ex utenti di Garantex che hanno visitato gli uffici dell’exchange, dove sono stati in grado di trasferire i loro fondi direttamente a Grinex. “C’è stata anche una pubblicazione su Telegram da parte di un cofondatore di Garantex riguardante il lancio di Grinex, minimizzando qualsiasi somiglianza della piattaforma con emoji divertenti,” ha aggiunto.
All’apice della sua attività, Garantex rappresentava l’82% di tutti i volumi di criptovaluta associati a entità sanzionate a livello internazionale, mentre, anche dopo essere stata sanzionata dall’OFAC nell’aprile 2022, continuava a gestire il 70% di tali volumi.
Per Fierman, la sua apparente rinascita come Grinex solleva gravi interrogativi sulla reale efficacia delle sanzioni e delle chiusure nel contrastare l’attività illecita nel settore delle criptovalute. “Il problema più ampio qui è che il rebranding è diventato una tattica familiare per le entità di criptovaluta sanzionate; un problema che continueremo a monitorare attentamente.”
Questo aspetto è ulteriormente evidenziato da un’altra analisi di TRM Labs, che ha riscontrato che altri due exchange legati alla Russia (oltre a Grinex) hanno attirato i volumi precedenti di Garantex negli ultimi mesi. Uno di questi è ABCEX, collegato a Sergey Mendeleev e che era la terza più grande controparte on-chain di Garantex, mentre l’altro è l’exchange “ad alto rischio” Rapira. Entrambe queste piattaforme hanno visto un aumento del volume a marzo, quando Garantex è stato smantellato, e mentre ABCEX ha registrato un calo ad aprile, Rapira ha continuato a crescere.