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L’SEC continua a indagare su Coinbase riguardo ai ‘utenti verificati’: rapporto

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Indagine dell’SEC su Coinbase

L’SEC sta portando avanti un’indagine su Coinbase riguardo alle dichiarazioni passate relative alla sua base di utenti, nonostante le recenti iniziative sotto la presidenza Trump per ridurre l’applicazione delle norme sulle criptovalute, come riportato dal New York Times.

Focus dell’inchiesta

Secondo quattro fonti a conoscenza della vicenda, l’inchiesta dell’SEC si concentra sulle affermazioni di Coinbase riguardo a più di 100 milioni di “utenti verificati”, cifra presentata in modo prominente nella sua richiesta di IPO del 2021. I regolatori stanno valutando se tale numero possa aver rappresentato in modo errato la reale dimensione della base di utenti dell’azienda, ingannando gli investitori.

Coinbase ha cessato di citare questa metrica nel 2023, riconoscendo di aver potenzialmente sovrastimato il numero di utenti unici, poiché gli utenti possono registrarsi con più account. La società, che collabora con lo studio legale Davis Polk & Wardwell, sostiene che l’inchiesta è iniziata sotto l’amministrazione Biden e dovrebbe concludersi prossimamente.

Il chief legal officer Paul Grewal ha definito l’indagine “un’indagine di transizione” e ha sottolineato che l’azienda non utilizza più tale metrica da oltre due anni, secondo il NYT.

Contesto attuale

Tuttavia, l’inchiesta evidenzia come una certa supervisione da parte dell’SEC persista, anche se l’agenzia, ora guidata da Paul Atkins, un presidente favorevole alle criptovalute, ha abbandonato numerose azioni di enforcement, inclusa una causa significativa presentata contro Coinbase lo scorso anno.

L’indagine arriva mentre Coinbase guadagna sempre più influenza istituzionale. La società è stata recentemente aggiunta all’S&P 500 e il CEO Brian Armstrong sta acquisendo una visibilità crescente a Washington, avendo partecipato a un vertice sulle criptovalute alla Casa Bianca a marzo, sedendosi a pochi posti dal Presidente Trump.

Violazione dei dati

Inoltre, Coinbase ha riportato questa settimana una violazione dei dati che potrebbe costare fino a 400 milioni di dollari, secondo un deposito dell’SEC.

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