MEXC Ventures Investimento in Triv
MEXC Ventures ha effettuato una scommessa strategica sul crescente mercato delle criptovalute in Indonesia, investendo nell’exchange di criptovalute Triv, valutato 200 milioni di dollari. L’accordo, confermato il 5 agosto, fa parte del piano più ampio di MEXC per rafforzare la propria presenza nel sud-est asiatico, anche se l’importo dell’investimento rimane riservato. Fondata nel 2015, Triv è uno degli exchange di asset digitali più longevi in Indonesia, con oltre 3 milioni di utenti registrati.
Regolamentazione e Competizione
Triv opera con la supervisione normativa dell’Autorità dei Servizi Finanziari dell’Indonesia (OJK) e dell’Agenzia di Regolamentazione del Trading di Futures sulle Merci (BAPPEBTI), offrendo servizi di trading spot, staking e futures. L’exchange compete in un campo affollato che include Tokocrypto, sostenuto da Binance, Pintu, finanziato da Pantera, e Indodax. Deve anche affrontare la pressione di nuovi entranti, tra cui il gruppo OSL con sede a Hong Kong, che ha acquisito il player locale Evergreen Crest Holdings a giugno per 15 milioni di dollari. Fino ad ora, Triv non ha rivelato alcun coinvolgimento di capitale esterno. Non è chiaro se questo sia il primo round di finanziamento istituzionale della piattaforma, e MEXC Ventures non ha condiviso dettagli sulla dimensione o sui termini dell’accordo.
“L’Indonesia è uno dei mercati di asset digitali più dinamici e promettenti della regione,” ha dichiarato Leo Zhao, direttore degli investimenti di MEXC Ventures. “Triv ha guadagnato una forte reputazione per conformità, sicurezza e fiducia degli utenti.”
Il CEO di Triv, Gabriel Rey, ha affermato che il finanziamento aiuterà ad espandere le sue liste di monete, migliorare la liquidità e potenziare il suo braccio di notizie sulle criptovalute, CryptoWave Media.
Nuove Regole Fiscali sulle Criptovalute
Il tempismo dell’investimento è notevole, arrivando subito dopo l’implementazione delle nuove regole fiscali sulle criptovalute in Indonesia il 1° agosto. La struttura rivista impone una tassa dello 0,21% sugli utenti degli exchange domestici, il doppio della precedente aliquota. Per gli utenti che operano attraverso piattaforme estere, la tassa sul venditore è aumentata dallo 0,2% all’1%. Sebbene l’IVA sugli acquisti sia stata rimossa, i miner di criptovalute ora affrontano un’IVA del 2,2% e presto saranno soggetti a tassi di imposta sul reddito regolari, mentre una tassa speciale sul mining dello 0,1% sarà eliminata entro il 2026. In Indonesia, le criptovalute sono consentite per investimenti ma non per pagamenti.
Il mercato sta crescendo rapidamente: le transazioni in criptovalute nel 2023 hanno superato i 650 trilioni di rupiah (circa 40 miliardi di dollari), e il numero di utenti sulle piattaforme autorizzate ha superato i 20 milioni, superando la partecipazione del mercato azionario del paese. Come riportato, le entrate fiscali annuali sulle criptovalute in Indonesia sono aumentate bruscamente nel 2024, segnando il livello più alto da quando il governo ha introdotto la tassazione sugli asset digitali nel 2022. Secondo funzionari della Direzione Generale delle Tasse, il paese ha raccolto 620 miliardi di rupiah (circa 38 milioni di dollari) lo scorso anno, un aumento del 181% rispetto ai 220 miliardi di rupiah registrati nel 2023. L’aumento netto riflette un incremento più ampio dell’attività locale nelle criptovalute. I funzionari hanno attribuito la crescita a un aumento dei volumi di transazione, che si stima abbiano raggiunto i 650 trilioni di rupiah (39,67 miliardi di dollari) nel 2024.