Situazione di pump.fun
Il 19 giugno, BlockBeats News ha riportato che pump.fun sta assumendo avvocati di alto profilo per difendersi da una causa intentata da Burwick Law. Quest’ultimo sostiene che pump.fun abbia illegalmente raccolto milioni di dollari vendendo “titoli non registrati altamente volatili”, mancando di adeguate misure di conformità, con il rischio di coinvolgere attività legate a “finanziamento del terrorismo, traffico di droga e altri crimini transnazionali”.
Dettagli della causa
Max Burwick, fondatore di Burwick Law, insieme allo studio legale Wolf Popper, rappresenta Kendall Carnahan e altri querelanti in una causa collettiva contro pump.fun. Burwick Law è uno studio legale specializzato nel settore delle criptovalute e attualmente è coinvolto in numerose cause e indagini su diverse aziende e token cripto.
Secondo Burwick Law, diversi token creati su pump.fun presentano caratteristiche simili a schemi di “pump and dump”, in quanto coinvolgono pratiche manipolative che possono risultare ingiuste per gli investitori.
Risposta di pump.fun
In risposta a questa causa, la società madre di pump.fun, Baton Corporation, ha ingaggiato un team di esperti legali dello studio Brown Rudnick, composto da significative figure del panorama legale come l’ex investigatore della SEC Daniel L. Sachs, l’esperto in contenzioso cripto Kyle P. Dorso e il veterano delle criptovalute Stephen D. Palley.
“La responsabilità legale e la conformità sono fondamentali nella gestione di token e cripto-asset.” – Burwick Law
