Preoccupazioni nella Comunità SHIB
Il sviluppatore di Shiba Inu, Kaal Dhairya, ha recentemente affrontato le preoccupazioni emerse nella comunità SHIB dopo che l’account X “Woof Decentra” ha twittato che il portafoglio ufficiale di Shiba Inu, Deployer 1, era stato hackerato.
“Non fidatevi di quel portafoglio per lanciare nulla. Nessun sistema critico è collegato ad esso, tranne il noto problema del LEASH con il vecchio sviluppatore Woof. Può e sarà utilizzato per lanciare nuovi token in futuro, come già avvenuto, ma potrebbero essere truffe.”
Woof Decentra ha avvertito che le recenti transazioni, inclusi i lanci di nuovi token, sono state compromesse poiché gli attaccanti hanno preso il controllo del portafoglio, esortando la comunità SHIB a ignorare l’attività dall’indirizzo:
“Il mio portafoglio ufficiale Shiba Inu: Deployer 1 (0xA221af4a429b734Abb1CC53Fbd0c1D0Fa47e1494) è stato hackerato. Tutte le transazioni recenti, inclusi i lanci di nuovi token, non sono mie. Fate attenzione e ignorate qualsiasi attività da questo indirizzo.”
Risposta di Kaal Dhairya
Questo tweet ha catturato l’attenzione della comunità SHIB, che ha chiesto chiarimenti sulle implicazioni di quanto accaduto. Si presume che il Deployer 1 di Shiba Inu sia associato al contratto LEASH, da qui le preoccupazioni della comunità.
Kaal Dhairya ha risposto a questo sviluppo, minimizzando le preoccupazioni riguardo a un possibile impatto sui sistemi critici dell’ecosistema Shiba Inu.
“Nessun sistema critico è collegato ad esso,”
riferendosi al portafoglio Shiba Inu Deployer 1. Tuttavia, ha evidenziato un noto problema con il LEASH legato a un precedente sviluppatore.
Sebbene il portafoglio possa e sarà utilizzato per lanciare nuovi token in futuro, come già avvenuto, Kaal ha avvertito la comunità Shiba Inu che questi token potrebbero essere truffe.
Chiarimenti sul LEASH
Questa chiarificazione da parte del sviluppatore di Shiba Inu è considerata essenziale dopo il recente sviluppo del LEASH. L’11 agosto, l’offerta totale di LEASH è aumentata di quasi il 10%, contraddicendo la convinzione comunemente accettata che la sua offerta fosse fissa e che il rebasing fosse disabilitato.
Secondo Kaal, mentre i proprietari avevano rinunciato agli indirizzi, il controllo funzionale sulle regolazioni dell’offerta è rimasto attraverso una catena di contratti orchestrata.
Andando avanti, ci sono due suggerimenti sul tavolo: negoziare con il sviluppatore originale, il che è stato infruttuoso in passato, oppure lanciare LEASH v2 su un nuovo contratto auditato, non rebase, soggetto all’approvazione del DAO.