Nuove Regole per i Fornitori di Servizi di Criptovaluta a Singapore
La Banca Centrale di Singapore ha emesso un ordine venerdì scorso, obbligando tutti i fornitori di servizi di criptovaluta nazionali privi di una licenza di Digital Token Service Provider (DTSP) a interrompere le operazioni all’estero entro il 30 giugno. Questa direttiva fa parte di uno sforzo più ampio da parte di Singapore per inasprire la supervisione regolamentare e proteggere la crescente base di utenti retail nel mercato delle criptovalute.
Requisiti di Licenza e Protezione dei Consumatori
Secondo quanto dichiarato dall’Autorità Monetaria di Singapore, solo gli aspiranti licenziatari DTSP che hanno ricevuto l’approvazione formale ai sensi del Payment Services Act possono offrire servizi ai clienti all’estero. Le entità che non hanno ottenuto tali approvazioni devono interrompere completamente queste attività.
Singapore mette in guardia contro soluzioni alternative all’estero da parte di aziende non autorizzate.
Nella sua risposta ufficiale ai feedback dell’industria, l’MAS ha avvertito che i servizi transfrontalieri offerti senza un’autorizzazione regolamentare potrebbero esporre gli utenti a pratiche commerciali sleali e aumentare il rischio di comportamenti finanziari inappropriati. L’Autorità ha respinto le richieste per una transizione graduale, sottolineando che le aziende sono a conoscenza di tali requisiti fin dall’inizio del processo di consultazione e dovrebbero già essere pronte a conformarsi.
L’MAS ha inoltre chiarito che il suo approccio mira a bilanciare la protezione dei consumatori con l’obiettivo di promuovere un ecosistema di asset digitali sicuro. Inoltre, ha specificato che il divieto si applica indipendentemente dal fatto che i servizi all’estero siano forniti direttamente o attraverso intermediari. Qualsiasi tentativo di eludere le normative spostando parti delle operazioni all’estero, pur continuando a gestirle da Singapore, sarà considerato non conforme.
Adozione in Crescita di Asset Digitali
Singapore Nota un Aumento nell’Uso degli Asset Digitali Mentre Inasprisce le Regole. Per garantire maggiore responsabilità, l’MAS vigilerà attivamente su configurazioni sospette che possano essere progettate per aggirare i requisiti di licenza. Questa stretta regolamentare avviene mentre un numero crescente di singaporeani abbraccia gli asset digitali.
Un rapporto del Straits Times pubblicato ad aprile ha rivelato che il 26% dei residenti a Singapore possedeva asset digitali nel 2024, rispetto al 24,4% dell’anno precedente. L’adozione è particolarmente elevata tra le generazioni più giovani, con quasi il 40% della Gen Z e dei millennial che detengono criptovalute.
Tra coloro che possiedono criptovalute, il 52% ha utilizzato token digitali per effettuare pagamenti, e il 67% prevede di farlo in futuro. Gli usi più comuni includono acquisti online, pagamento di bollette e acquisti in negozio. Gli utenti più anziani tendono a preferire i trasferimenti peer-to-peer a parenti e amici, specialmente oltre i confini nazionali.
Nonostante questo aumento nell’uso, restano alcune preoccupazioni: oltre il 60% degli intervistati in un sondaggio ha affermato che l’utilizzo delle criptovalute è ancora troppo complesso, mentre il 54% ha indicato la scarsa accettazione da parte dei commercianti come una barriera significativa.
Tuttavia, i volumi delle transazioni in criptovaluta sono in crescita, posizionando Singapore come un attore centrale nella spinta della finanza digitale regolamentata in Asia.