S&P Dow Jones Indices e la Tokenizzazione dei Benchmark
S&P Dow Jones Indices (S&P DJI) è attualmente in discussione con importanti borse, custodi e protocolli DeFi per concedere in licenza e quotare versioni tokenizzate dei suoi benchmark. Stephanie Rowton, direttrice delle azioni statunitensi dell’azienda, ha dichiarato a Cointelegraph che il fornitore di indici sta adottando un “approccio strategico” per garantire che i prodotti S&P tokenizzati vengano lanciati solo su piattaforme che soddisfano elevati standard di trasparenza, sicurezza e conformità normativa.
“Stabilendo questi tipi di relazioni, speriamo di poter lavorare insieme per costruire un’infrastruttura robusta che supporti il trading e l’accessibilità delle versioni tokenizzate dei nostri indici, migliorando infine l’esperienza degli investitori,”
ha affermato Rowton.
Interesse Istituzionale e Innovazione
L’iniziativa nel settore blockchain arriva mentre l’interesse istituzionale per i prodotti finanziari tokenizzati continua ad accelerare. S&P DJI ha fatto il suo ingresso in questo mercato all’inizio di quest’anno, concedendo in licenza l’S&P 500 per un’iniziativa di tokenizzazione con Centrifuge, che utilizza dati ufficiali per offrire fondi indicizzati programmabili tramite smart contracts. Rowton ha affermato che questo passo ha già generato “un aumento della curiosità e del coinvolgimento” sia da parte dei partecipanti al mercato della finanza tradizionale (TradFi) che della finanza decentralizzata (DeFi).
“Questo interesse riflette una tendenza di mercato più ampia, poiché gli investitori cercano sempre più modi innovativi ed efficienti per interagire con prodotti finanziari consolidati,”
ha aggiunto.
Il Potenziale della Blockchain
Rowton ha sottolineato che la tecnologia blockchain ha un “potenziale trasformativo” nei mercati finanziari.
“Man mano che cresce la domanda di asset digitali, la tokenizzazione potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel colmare il divario tra finanza tradizionale e finanza decentralizzata,”
ha osservato. Ha aggiunto che la strategia di tokenizzazione di S&P DJI è in linea con la missione dell’azienda di soddisfare le esigenze di “una nuova generazione di investitori” che cercano modi innovativi per interagire con benchmark consolidati.
Opportunità di Mercato e Futuro
L’interesse per i prodotti indicizzati tokenizzati è particolarmente forte tra gli investitori nativi digitali, inclusi i partecipanti a crypto e blockchain, così come tra le istituzioni che cercano di diversificare i portafogli. A livello regionale, Europa, Asia e America Latina guidano la carica. Rowton ha anche rivelato che l’azienda sta valutando opportunità per tokenizzare altri benchmark di punta, come il Dow Jones Industrial Average e indici tematici.
“Riconosciamo che diversi segmenti di investitori possono avere interessi variabili in indici specifici, e ci impegneremo a rispondere alla domanda di mercato di conseguenza,”
ha affermato.
Rowton ha dichiarato che gli indici tokenizzati saranno “pivotal” nei mercati globali entro il 2030, migliorando l’accesso e la liquidità del mercato transfrontaliero. La tecnologia potrebbe abbattere le barriere tradizionali agli investimenti, consentendo nuove strategie che sfruttano le caratteristiche DeFi, come la proprietà frazionata e il trading automatizzato. Tuttavia, ha respinto l’idea che la tokenizzazione possa minacciare l’attività di licenza tradizionale di S&P DJI. Invece, l’ha descritta come “un’innovazione complementare” che espande le opportunità commerciali e apre l’investimento in indici a nuovi pubblici, senza compromettere l’integrità dei benchmark.
Conclusione
I commenti di Rowton arrivano mentre le azioni tokenizzate continuano a guadagnare slancio, con la capitalizzazione di mercato per i prodotti finanziari basati su blockchain che ha raggiunto i 370 milioni di dollari entro la fine di luglio. La scorsa settimana, OpenEden ha collaborato con BNY Mellon per gestire e custodire gli asset dietro il suo prodotto tokenizzato del Tesoro statunitense, TBILL, il primo fondo del Tesoro tokenizzato con rating “A” di Moody’s a utilizzare un custode globale.