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Strive lancia una vendita di azioni da 500 milioni di dollari per espandere il proprio tesoro di Bitcoin, ispirandosi a Michael Saylor

prima di 6 giorni
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Strive Asset Management Avvia Vendita di Azioni per Acquisto di Bitcoin

Strive Asset Management ha avviato una vendita di azioni da 500 milioni di dollari per acquistare ulteriori Bitcoin e ampliare il suo tesoro, attualmente composto da 7.525 BTC, oltre a finanziare le esigenze aziendali in relazione al dibattito sull’esclusione dall’indice MSCI.

Dettagli della Vendita di Azioni

L’azienda ha recentemente annunciato un programma di vendita di azioni destinato a finanziare ulteriori acquisti di Bitcoin, come indicato in una dichiarazione ufficiale. I proventi netti dell’offerta saranno utilizzati per “scopi aziendali generali”, che includono l’acquisizione di Bitcoin (BTC) e prodotti correlati, oltre a capitale circolante.

Strive ha anche rivelato piani per acquisire “attività generatrici di reddito” per espandere le proprie operazioni, sebbene non siano state specificate le classi di attività.

Strategia e Crescita di Strive

Fondata nel 2022 dall’imprenditore e politico americano Vivek Ramaswamy, Strive ha cambiato strategia verso un tesoro di Bitcoin all’inizio di quest’anno attraverso una fusione inversa pubblica, riorientando il proprio bilancio verso l’accumulo di Bitcoin a lungo termine. Attualmente, la società è il 14° maggiore detentore aziendale di Bitcoin, secondo le dichiarazioni aziendali.

La strategia di Strive ricorda il modello sviluppato da Michael Saylor e dalla sua azienda, che ha perseguito l’acquisizione di Bitcoin attraverso finanziamenti in debito e capitale. Le partecipazioni in Bitcoin di Strive sono aumentate a settembre, quando l’azienda ha concordato di acquisire Semler Scientific, una transazione che ha posizionato l’entità combinata tra i maggiori detentori aziendali di Bitcoin a livello globale.

Impatto sul Mercato e Discussioni con MSCI

Dopo l’annuncio, le azioni di Strive hanno registrato un incremento, con il titolo che è più che raddoppiato dall’inizio dell’anno, secondo i dati di mercato. L’azienda è attivamente coinvolta in discussioni riguardanti il trattamento delle aziende con tesorerie di asset digitali nei principali indici azionari.

All’inizio di questo mese, il CEO di Strive, Matt Cole, ha commentato pubblicamente le consultazioni in corso di MSCI con investitori istituzionali riguardo all’esclusione delle aziende che detengono più del 50% del loro bilancio in criptovalute. Cole ha avvertito che escludere tali aziende potrebbe distorcere l’allocazione del capitale e limitare le scelte degli investitori.

La revisione di MSCI potrebbe influenzare i fondi indicizzati e i fondi negoziati in borsa che seguono i suoi benchmark, potenzialmente impattando miliardi di dollari in flussi di capitale passivi.

Crescita di Strive Asset Management

Dalla sua prima offerta di fondi negoziati in borsa nell’agosto 2022, Strive Asset Management è cresciuta fino a gestire oltre 2 miliardi di dollari in attivi sotto gestione, secondo i dati aziendali. A differenza degli ETF Bitcoin spot, che offrono un’esposizione diretta al prezzo, le aziende con tesorerie di Bitcoin tendono a utilizzare leva di bilancio, emissione di azioni e strategie di acquisizione che possono amplificare sia i guadagni che le perdite.

Se completamente impiegato per acquisti di Bitcoin, il programma di vendita di azioni da 500 milioni di dollari potrebbe aumentare significativamente le partecipazioni in BTC di Strive, secondo gli analisti.

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