Tether chiude le operazioni di mining in Uruguay
Tether è nelle fasi iniziali della chiusura delle sue operazioni di mining in Uruguay a causa dei costi energetici elevati. L’azienda aveva negoziato nuove tariffe con UTE, la compagnia elettrica statale, sin dal 2023, ma i colloqui non hanno portato a un accordo.
Il ruolo di Tether nel mining di criptovalute
Tether, una delle più grandi aziende nel settore delle criptovalute, sta ora uscendo da tutte le sue operazioni in Uruguay, dopo aver svolto un ruolo pionieristico nel mining di criptovalute nel paese. L’azienda, che aveva pianificato di trasformare l’Uruguay in un hub per il mining, sta chiudendo le sue attività dopo negoziati infruttuosi per ottenere condizioni più favorevoli.
Secondo rapporti locali, Tether era in trattativa con UTE per ottenere condizioni operative migliori dal 2023. L’azienda cercava di evitare di pagare costi energetici che rendevano la sua operazione economicamente insostenibile, oltre a negoziare tariffe energetiche più vantaggiose. Tuttavia, i negoziati si sono arenati dopo che UTE non ha approvato le condizioni proposte da Tether.
Le conseguenze della chiusura
Nel 2024, l’azienda ha inviato una lettera a UTE, avvertendo dei possibili effetti di questa decisione. Secondo El Observador, il documento affermava:
“Siamo fiduciosi nel potenziale del paese, ma per progetti di questa portata, un quadro tariffario competitivo e prevedibile è essenziale. Il fallimento nel raggiungere un accordo ci costringe a ripensare la nostra strategia.”
Nello stesso documento, Tether ha spiegato che chiuderà le sue operazioni entro il 2025, ponendo fine a un progetto che avrebbe potuto “consolidare l’Uruguay come punto di riferimento nell’infrastruttura tecnologica e nelle energie rinnovabili della regione.”
Investimenti e debiti
Tether aveva già investito oltre 100 milioni di dollari in due siti di mining e pianificava ulteriori investimenti per oltre 500 milioni di dollari, inclusa una struttura di generazione eolica e solare. A luglio, UTE ha disattivato due delle strutture di proprietà di Tether a causa di debiti insoluti di quasi 5 miliardi di dollari. Tuttavia, Tether ha chiarito che questi debiti erano coperti dal deposito di garanzia emesso a UTE.
“Non esiste una situazione in cui un’azienda se ne vada lasciando un debito con lo stato; c’è un deposito di garanzia,” ha sottolineato un portavoce.