Espansione di Toss in Australia
Il fintech unicorno sudcoreano Toss prevede di lanciare una superapp finanziaria in Australia quest’anno, segnando la sua prima espansione all’estero. L’azienda si prepara anche a emettere una stablecoin basata sul won coreano non appena le normative lo consentiranno.
Secondo un rapporto di Reuters, il CEO di Toss, Lee Seung-gun, ha dichiarato che l’azienda intende lanciare la sua superapp in Australia quest’anno ed espandersi in altri mercati. “Abbiamo dimostrato in Corea che una startup può competere direttamente con i player consolidati,” ha affermato. “Un modello simile può funzionare a livello globale, specialmente nei paesi in cui gli utenti gestiscono più conti bancari o app fintech. Vogliamo offrire loro un’esperienza unica e senza soluzione di continuità.”
Toss ha attratto oltre 30 milioni di utenti in Corea del Sud dal suo lancio nel 2015. L’Australia rappresenta solo il primo passo per l’azienda, che intende sfruttare un sistema bancario frammentato e le regole di open banking a suo favore. Toss ha già creato un’unità australiana e prevede di lanciare servizi chiave, tra cui trasferimenti di denaro peer-to-peer, entro la fine dell’anno. L’azienda ha anche dichiarato di essere in fase di valutazione di altri mercati.
Un ambiente favorevole in Australia
Il Consumer Data Right (CDR) australiano obbliga le banche a condividere i dati con terze parti accreditate, supportando i servizi di aggregazione dei conti di Toss. Inoltre, la New Payments Platform (NPP) australiana facilita pagamenti P2P istantanei e richieste di pagamento, che si rivelano vantaggiosi per il sistema di trasferimento di denaro di Toss. Secondo l’emittente di notizie locale ABC, l’australiano medio possiede circa 2,4 conti bancari, suggerendo una domanda per servizi che unificano la gestione finanziaria.
Ambizioni per le stablecoin in Corea del Sud
Toss mira anche a emettere una stablecoin basata sul won coreano non appena le normative sudcoreane lo consentiranno.
“Emetteremo e distribuiremo una stablecoin basata sul won – questo posso dirlo con certezza,” ha affermato Seung-gun, sottolineando che l’azienda sta già discutendo l’iniziativa con i regolatori locali.
Ad agosto, la Commissione per i Servizi Finanziari della Corea del Sud ha annunciato l’intenzione di introdurre un quadro normativo per una stablecoin supportata dal won entro ottobre. Altre aziende, come il braccio bancario del gigante IT sudcoreano Kakao Corporation, stanno cercando di lanciare una stablecoin in won coreano. All’inizio di luglio, le azioni delle principali banche sudcoreane sono aumentate dopo le domande di marchio per le stablecoin, segnalando un crescente interesse istituzionale per gli asset digitali. Le banche coinvolte includono Kakao Bank, Kookmin Bank e l’Industrial Bank of Korea. Le domande sono arrivate poco dopo l’inaugurazione del 21° presidente del paese. Durante la sua campagna, Lee Jae-myung ha fatto promesse favorevoli alle criptovalute, incluso lo sviluppo di una stablecoin ancorata al won coreano.