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Trump evita il disinvestimento in criptovalute, affermando che se gli Stati Uniti non avessero Bitcoin ‘la Cina lo avrebbe’

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Trump e le Criptovalute

Il presidente Donald Trump ha eluso una domanda sulla sua disponibilità a disinvestire dalle sue iniziative personali nel settore delle criptovalute, sostenendo di essere stato interessato a questo ambito prima di decidere di candidarsi nuovamente alla presidenza.

La Leadership di Trump nell’Industria Crypto

Ha argomentato che ha contribuito a costruire un’industria crypto in America che la Cina avrebbe sfruttato se non fosse stato per la sua leadership. Interrogato da Decrypt se fosse aperto a “allontanarsi” dalle sue “iniziative personali nel settore crypto” mentre è in carica, nell’interesse di far approvare rapidamente la legislazione sulle criptovalute nei prossimi mesi, il presidente ha deviato.

“Non mi interessa… Ho i miei figli, e investono in cose diverse. Ci credono,” ha dichiarato Trump. “Ma io sono il presidente, e quello che ho fatto è costruire un’industria che è molto importante. E sapete, se non l’avessimo, la Cina lo avrebbe.”

Le Reazioni dei Democratici

Nelle ultime settimane, i Democratici hanno minacciato di ritirare il supporto per la legislazione chiave sulla struttura del mercato crypto, sostenendo che le numerose e redditizie iniziative digitali del presidente rappresentano un ostacolo e un conflitto di interessi inaccettabile. Trump non sembrava molto turbato da tali accuse, affermando di essere stato interessato alle criptovalute e a Bitcoin prima di decidere di candidarsi per la rielezione nel 2023.

“Mi sono coinvolto prima di decidere di candidarmi,” ha detto. “Ero in Bitcoin allora, senza sapere se lo avrei fatto una terza volta.”

Nota dell’editore: Questa storia è in fase di sviluppo e sarà aggiornata con ulteriori dettagli.