Incorporazione di Bitcoin nella Costituzione Svizzera
Il membro del parlamento svizzero Samuel Kullmann ha rivelato di essere attualmente al lavoro per incorporare Bitcoin nella costituzione e nelle riserve nazionali della Svizzera. In un video diffuso online, Kullmann ha dichiarato che lui e il suo team stanno cercando di inserire Bitcoin nella costituzione svizzera.
Iniziativa Popolare e Riserve Nazionali
Inoltre, ha annunciato che sta lavorando affinché la Banca Nazionale Svizzera inizi a detenere questo asset. Kullmann ha descritto il progetto come parte di un concetto che sta sviluppando, chiamato “iniziativa popolare”, che consentirebbe ai cittadini di votare su programmi governativi che ritengono debbano essere sostenuti ed attuati. Per proporre un’iniziativa popolare è necessario raccogliere circa 100.000 firme.
“Ad esempio, inserire Bitcoin nella costituzione della Svizzera e far sì che la banca centrale lo detenga. Questa è una delle cose su cui stiamo lavorando in questo momento,” ha affermato Kullmann.
Referendum come Strumento Difensivo
Il deputato ha definito il referendum uno “strumento difensivo” che il pubblico potrebbe utilizzare per richiedere azioni o per opporsi a determinate legislazioni con cui non concorda. In passato, Kullmann ha costantemente mostrato supporto per l’adozione di Bitcoin (BTC) da parte del governo svizzero.
Attività Passate e Sviluppi Futuri
Già nel 2021, ha dichiarato di essere “molto esplicito nel sostenere Bitcoin” come politico nel parlamento svizzero. Nel novembre 2024, ha guidato una mozione nel Gran Consiglio del Canton Berna per studiare ed esplorare il mining di Bitcoin come mezzo per stabilizzare la rete energetica e utilizzare l’energia in eccesso. La mozione è stata approvata con un voto di maggioranza di 85-46.
Nel gennaio 2025, Kullmann ha lanciato una campagna per emendare la costituzione svizzera affinché Bitcoin fosse riconosciuto nel quadro costituzionale e per richiedere alla Banca Nazionale Svizzera di detenere una parte delle sue riserve in BTC. Come indicato dal discorso di Kullmann, l’iniziativa è ancora in corso.
Posizione della Banca Nazionale Svizzera
Nonostante la campagna per far sì che i regolatori della banca centrale inizino a detenere l’asset, la Banca Nazionale Svizzera ha chiarito la sua posizione in merito. Nel marzo 2025, il governatore della Banca Nazionale Svizzera, Martin Schlegel, ha ribadito la posizione della banca centrale contro l’incorporazione di BTC o altri asset digitali nelle sue riserve di cambio estero.
Schlegel ha citato l’alta volatilità, l’instabilità e gli ostacoli normativi di BTC come motivi per cui la banca centrale non prevede di detenere l’asset a breve termine.
Ha dichiarato che le riserve della Banca Nazionale Svizzera sono destinate a sostenere la politica monetaria e, pertanto, crede che detenere asset digitali non sia in linea con tale obiettivo.
Trend delle Banche Svizzere verso le Criptovalute
Anche se la Banca Nazionale Svizzera continua a opporsi alla detenzione di asset digitali, le banche svizzere sembrano gravitare verso le criptovalute. Prima che JPMorgan annunciasse che avrebbe accettato criptovalute come garanzia, la Luzerner Kantonalbank si era già affermata come la prima banca universale svizzera a consentire ai propri clienti di utilizzare BTC ed ETH come garanzia per prestiti Lombard.
Inoltre, altre banche svizzere come Sygnum Bank e Swissquote hanno iniziato ad accettare principali asset crittografici e ETF basati su criptovalute come garanzia nelle linee di credito.
Detenzione di Bitcoin a Livello Globale
Secondo i dati di Bitcoin Treasuries, il governo degli Stati Uniti rimane il maggiore detentore di Bitcoin, con un tesoro di 326.588 BTC, che vale 37,6 miliardi di dollari. La Cina ha la seconda maggiore riserva di BTC al mondo, con 190.000 BTC. Finora, gli unici paesi europei che detengono BTC sono Regno Unito, Finlandia, Germania e Bulgaria.