Una nuova statua di Satoshi Nakamoto al NYSE
Una nuova statua “scomparsa” di Satoshi Nakamoto, realizzata dall’artista Valentina Picozzi, è stata installata al New York Stock Exchange (NYSE), segnando un’importante tappa nell’ascesa culturale di Bitcoin, mentre le istituzioni accumulano milioni di BTC. La statua, che ritrae il creatore di Bitcoin, è stata annunciata mercoledì sulla piattaforma di social media X.
Dettagli sull’installazione
Valentina Picozzi, attraverso la società Twenty One Capital, ha collocato questa statua al NYSE, creando un punto di incontro tra sistemi emergenti e istituzioni consolidate. L’opera d’arte rappresenta il sesto pezzo di una serie globale pianificata per raggiungere 21 località in tutto il mondo, in linea con l’offerta limitata di Bitcoin, che ammonta a 21 milioni di token.
Storia di Bitcoin
L’arrivo della statua coincide con l’anniversario della mailing list di Bitcoin, lanciata da Nakamoto il 10 dicembre 2008. Nakamoto ha minato il blocco genesi il 3 gennaio 2009, creando i primi 50 Bitcoin. Il 22 maggio 2010, Laszlo Hanyecz ha effettuato il primo acquisto documentato di Bitcoin, spendendo 10.000 BTC per due pizze di Papa John’s.
La serie “scomparsa” di Satoshi
Picozzi ha sviluppato la serie “scomparsa” di Satoshi sotto il suo profilo Satoshigallery. Il design presenta Nakamoto come una figura seduta con un laptop, posizionata in modo da sembrare svanire nell’ambiente circostante. Altre cinque statue della serie sono state collocate in Svizzera, El Salvador, Giappone, Vietnam e Miami, Florida.
Bitcoin e le istituzioni
Attualmente, aziende pubbliche, private, paesi e fondi negoziati in borsa detengono collettivamente oltre 3,7 milioni di Bitcoin, secondo il fornitore di dati Bitbo, per un valore totale che supera i 336 miliardi di dollari. Negli ultimi anni, Bitcoin ha guadagnato una maggiore accettazione tra le istituzioni di Wall Street, con importanti aziende finanziarie che hanno ampliato la loro partecipazione attraverso fondi negoziati in borsa e acquisti diretti di Bitcoin per le loro tesorerie aziendali.
Il CEO di BlackRock, Larry Fink, è tra i dirigenti finanziari che hanno mostrato interesse per questa classe di attivi, dopo aver inizialmente manifestato scetticismo.
L’installazione al NYSE rappresenta un cambiamento significativo rispetto ai periodi precedenti, in cui le criptovalute affrontavano resistenza da parte delle istituzioni finanziarie tradizionali e un controllo normativo.