Discussione sulla Politica Fiscale delle Criptovalute
I legislatori statunitensi hanno discusso della politica fiscale relativa alle criptovalute durante l’udienza della Commissione Finanze del Senato di mercoledì. Tra i temi trattati, vi sono state le possibili esenzioni fiscali per le transazioni in criptovalute al di sotto di una certa soglia e la classificazione del reddito derivante dai servizi di staking.
Proposta di Esenzione Fiscale
Lawrence Zlatkin, vicepresidente delle tasse presso l’exchange di criptovalute Coinbase, ha esortato la commissione a considerare un’esenzione fiscale de minimis per le transazioni in criptovalute inferiori a 300 dollari, al fine di incoraggiare l’uso commerciale nei pagamenti e garantire che l’innovazione avvenga negli Stati Uniti. Zlatkin ha dichiarato:
“Il principio guida è una semplice parità con la finanza tradizionale. Le stesse regole fiscali dovrebbero applicarsi alla stessa attività economica, che si tratti di merci, azioni o token su una blockchain. Attualmente, quella parità non esiste. La mancanza di regole su misura ha conseguenze reali.”
Gap Fiscale e Requisiti di Reporting
I legislatori hanno anche discusso come colmare il divario fiscale annuale di circa 700 miliardi di dollari attraverso l’applicazione di requisiti di reporting più rigorosi per le transazioni in criptovalute, riducendo le esenzioni fiscali e potenzialmente classificando i ricavi derivanti dai servizi di staking come reddito guadagnato, soggetto a tassazione secondo il sistema fiscale progressivo. La politica fiscale è una questione cruciale per gli utenti di criptovalute, i dirigenti del settore e le aziende, che rimangono incerte riguardo alle implicazioni delle loro attività e al rischio di essere penalizzate dall’Internal Revenue Service (IRS) per aver interagito con l’economia digitale.
Intervento della Senatrice Elizabeth Warren
La senatrice Elizabeth Warren è intervenuta, affermando che requisiti fiscali più rigorosi potrebbero aiutare a combattere il riciclaggio di denaro. “I detentori di criptovalute non stanno pagando almeno 50 miliardi di dollari all’anno in tasse che devono,” ha dichiarato Warren durante l’udienza. La senatrice ha sostenuto che l’introduzione di esenzioni fiscali speciali per le criptovalute potrebbe danneggiare altre classi di attivi, poiché gli investitori potrebbero abbandonare quelle classi per approfittare dei risparmi fiscali offerti dalle criptovalute. “Il Joint Committee on Taxation stima che questa proposta da sola rappresenterebbe un aumento fiscale di 5,8 miliardi di dollari per gli investitori in criptovalute,” ha aggiunto Warren.
Conclusioni di Warren
Warren ha tracciato un legame tra le esenzioni fiscali speciali per le criptovalute e il riciclaggio di denaro, sostenendo che tali esenzioni fornirebbero una copertura per eludere le sanzioni e la sorveglianza da parte della Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN). Ha concluso affermando che non dovrebbero essere concesse esenzioni fiscali speciali per gli attivi digitali e che tutti i guadagni derivanti dalle transazioni in criptovalute dovrebbero essere tassati secondo il quadro normativo esistente che governa gli investimenti in titoli e merci.